Stanchissima. Ecco come sto stasera, ho avuto una giornata lavorativa faticosa, e non sto manco in forma. E’ che da qualche anno soffro l’autunno. Mo’ che ci penso pure l’inverno, poi a primavera se piove non è che va meglio, e pure d’estate mica sempre va bene.
Sto sentendo le ultime battute de la zanzara, mi spiace per Cruciani che amo quasi alla follia, ma la partita sta per cominciare, così spengo la radio, accendo la tv e mi godo, bellissima, Olimpia. Che meravglia.
Mi cuocio al volo un paio di pseudoscaloppine al vino bianco, di quelle che mia Madre se mi vede si rivolta nella tomba, perché anzichè farle come da manuale, in realtà la farina la butto in padella quasi a fine cottura, che in effetti manco si cuoce bene, però l’effetto finale non è schifosissimo. E, del resto, sto stanchissima.
Mentre rigiro le scaloppe Gonzalez segna. Non ho visto pressochè nulla dell’azione ma va bene uguale.
Uno a Zero per noi!
Che, poi, a me sto Portogruaro sta pure simpatico, mi ricorda i racconti di A, mia amica di sempre, compagne di banco dalle elementari e fino al liceo e perfino al biennio all’università, lei originaria, cioè il Padre, di quelle parti. Non credo di sbagliare troppo se penso ad un pezzettino di Friuli in mezzo al Veneto, o viceversa. Manco a farlo apposta venerdì scorso era qui a Roma a casa mia, ed abbiamo pranzato assieme ricordando i bei tempi, prima che lei decidesse di trasferirsi là, dove l’Italia si spaparacchia e diventa larga anziché essere snella e lunga come da ste parti qua.
Il commento dei commentatori – e di chi sennò? - di Sportitalia pare gradevole. Uno dei due ha la stessa parlata di Giancarlo Giannini in Film d’Amore e d’anarchia, insomma, ‘na cosa molto nordica e un po’ cupa, però va bene.
Solo che ad un certo punto mi dicono ‘na cosa tipo
“Bresciano l’Australiano”.E mi sconvolgo. Cioè, vabbè che dopo piazza tienamen e la caduta del muro di berlino tutti gli atlanti cartacei che avevamo in casa sono diventati roba da buttare al macero, ma mo’ addirittura che Brescia è passata all’Australia o viceversa…Mah… lo dico sempre che sto poco attenta alla politica internazionale. Colpa mia.
Sto divagando, lo so, e chiedo venia.
I Portogruaresi reagiscono. Quasi quasi li chiamo i Gru, prendendo spunto da un’idea di Cartesio nostro in altro topico, che almeno risparmio qualche carattere.
Dicevo, i Gru reagiscono, solo che per reagire rischiano di diventare troppo fallosi, e così fallacci su Foggia e Willystendardo. Ma va bene, che tanto io sto prima in classifica.
Uffa, lo so che l’ho già detto altre volte, ma sta cosa che sia Rocchi che Bresciano siano pelatelli uguali mi crea confusione: che si decidano, almeno uno dei due, a farsi ricrescere i capelli.
Bella azione Garrido–Bresciano, ma Rocchi non la prende.
Altra bella azione, Bresciano fa un bellissimo passaggio a Kozak che la spara dentro.
Due a Zero!
Rocchi passa a Kozak, ma il portiere delle Gru para. Angolo per noi ma niente di che, anzi ripartenza del Portogruaro.
Sti ragazzi Friulani o Veneti, va a sapè, non sono malissimo, anzi, impegnati, dignitosi, grintosetti ma non sgangheratamente aggressivi.
Quasi quasi me li eleggo a mia seconda squadra. Sto mentendo spudoratamente. Non sarei capace di avere una seconda squadra. La squadra del cuore ha da esse una. Cioè la Lazio.
Primo piano di Rocchi e Bresciano vicini vicini. Ecco, mi rimangio quello che ho detto poc’anzi, non c’è niente da far ricrescere sulle loro capoccette pelatelle, l’unica è un trapianto; che uno dei due si sacrifichi, e magari telefoni al premier per avere indicazioni e/o suggerimenti e perché no, raccomandazioni, nel senso più volgare della locuzione, utili. Basta che non me li confondo più quando giocano insieme.
Angolo per il Portogruaro – che la deliziosa bordocampista di Sportitalia, tal Valentina, chiama affettuosamente ed oniricamente al tempo stesso “Porto” – che viene calciato da tal Cunico – per un attimo ho letto e pensato meravigliata al nostro Cuncho - praticamente il fratello gemello di Daniel Day Lewis ne L’ultimo dei mohicani.
Fine primo tempo
Pasqualino Foggia: “
stiamo dimostrando di esserci anche noi; almeno fino a qui, già che ci sto mi gratto”. Buffino Pasqualino, vittima pure lui dello stesso parrucchiere killer di Zarate, con lo stessi ciuffino centrale tipo quel fumetto, Ten Ten credo, che ricordava il nostro Sassoxsasso tempo fa.
Metto a fare il lavastoviglie. Che era pieno. Tanto è silenzioso. Mica come il frigo.
Secondo tempo
I Gru partono energici ed arrambanti, tocca ammetterlo.
Però io sto fanatica, tipo una che sta prima in classifica, e non mi preoccupo.
Paro paro come Bresciano che infatti spara un tiro forte e bello parato di poco.
Punizione per i Gru tirata da DDL (DanielDayLewis) ma niente di che.
Anzi, contropiede dei nostri, soprattutto dei nostri due pelatelli, Rocchi passa a Bresciano che la butta dentro.
Tre a Zero!
“Le cose funzionano a meraviglia anche con le seconde linee della Lazio”Verissimo, confermo e quoto.
Rocchi fa un tacco, Kozak acchiappa e prende una traversa, e poi rimpalli vari e giocate tutte dei nostri. Insomma, Lazio sempre più pericolosa.
Anche se il Portogruaro non si arrende. Ma la Lazio è
“inarrestabile, gioca di qualità”.Sostituzioni varie di qua e di là (sto stanca, l’ho detto, chiedo venia per la scarsezza di dettagli).
Paratona di Berni su una bella azione del Pgruaro con tiro finale di tal Bocalon. Sti ragazzi veneti o friulani, va a sapè, sono encomiabili, non si arrendono, bravi.
Ma io sono prima in classifica, quindi sto fanatica. Spiace. Anzi, non spiace manco un po’.
Esce Gonzalez, entra Cavanda. Carucci
Esce Scaloni, entra Perpetuini. Dai.
“Una Lazio che non si ferma”.Infatti. Confermo e quoto.
Fischio finale
Rocchi chiama subito un avversario per lo scambio delle maglie.
Belle immagini, di sorrisi ed abbracci, Reja che aspetta i suoi, pardon, i nostri, uno ad uno per dare a ciascuno un buffetto, una stretta di mano, un finto affettuoso cazzotto.
Che bello vedere ste cose. Fa bene.
Che bella sta Lazio mia bella!