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"Ha fatto due o tre errori e guardandolo negli occhi
aveva lo sguardo perso e sono dovuto intervenire". Così Maurizio
Sarri, allenatore della
Lazio, in merito alla sostituzione a fine primo tempo di
Felipe Anderson, che festeggiava le 300 presenze in biancoceleste in tutte le competizioni, nell'ultima partita contro il Frosinone. Fortuna ha voluto che la vittoria sia arrivata anche grazie proprio al sostituto del brasiliano, Isaksen, che ha messo a referto un gol e un assist.
"Probabilmente Felipe è il più forte della rosa, ma quando vive queste giornate è giusto toglierlo", ha continuato il tecnico.
RINNOVO FERMO - Un gol e quattro assist fino ad ora in campionato,
contratto in scadenza la prossima estate e discorsi che si sono arrestati: come abbiamo avuto modo di apprendere durante il mese di dicembre, le trattative per un eventuale prolungamento si sono arrestati a causa dei
dubbi di Lotito sull'idea iniziale di un quadriennale a 3,5 milioni a stagione. Le prossime settimane saranno decisive, anche perché le pretendenti non mancano, sia nell'immancabile Arabia, sia in Italia.
A GIUNTOLI SERVE UN ESTERNO - La
Juve c'è, perché non è un mistero che ai bianconeri
interessi proprio quella posizione del campo in ottica futura, fatta salva la necessità di un centrocampista nel mercato di gennaio. Intanto Felipe cerca di non pensarci, e a
Ge.Globo dichiara: È sempre una gioia raggiungere traguardi importanti come questo. Aver fatto 300 partite con la maglia della Lazio è per me motivo di grande orgoglio.
Adesso devo solo continuare a lavorare per far sì che ci siano altri momenti positivi in futuro". Si, ma con quale maglia?
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