www.LaLazioSiamoNoi.itCompagni ieri, avversari oggi. Fratelli sempre, dicono loro.
Tra Bernardeschi e Cataldi c’è un rapporto particolare. Un’amicizia nata nelle giovanili della Nazionale, consolidata a Crotone. Due strade incrociate sui campi da calcio: Federico e Danilo hanno condiviso palloni, fatica e risate. Ora cercano le loro strade, il primo sembra già su quella più giusta: titolare fisso con la Fiorentina e piano piano si sta prendendo anche la Nazionale. Cataldi invece non sta trovando molto spazio, ma è fiducioso: la maglia della Lazio ce l’ha cucita addosso ed è sicuro che arriverà il suo momento. Con Parolo squalificato oggi avrà la sua occasione, proprio davanti al suo ‘fratellino’. Sempre un piacere rincontrarsi: dalle tute dell’Under 21 al prato dell’Olimpico. Classe ’94 entrambi loro cammino è molto simile: tutto con una maglia, quella biancoceleste e quella viola, interrotte momentaneamente dal rossonero di Crotone. Il futuro, ma anche il presente, di Lazio, Fiorentina e Nazionale. Oggi l’ennesimo abbraccio, in casa di Danilo. Amici prima, avversari poi.
DANILO CATALDI – Una nuova occasione. L’assenza di Parolo ha convinto Inzaghi a ributtarlo nella mischia. La Fiorentina gli riporta in mente i migliori ricordi, inclusa la fascia di capitano. Nessun malumore, niente tristezza: Danilo Cataldi vuole convincere tutti delle sue capacità. Ama i colori biancocelesti e vuole questa maglia ancora a lungo. Per adesso c’è da battere la forte concorrenza di Biglia, Milinkovic e Parolo, praticamente perfetti finora.
Danilo aspetta e quando può si gioca le sue carte. Come stasera, contro quella Fiorentina a lui tanto cara. L’ha affrontata solo due volte, una vittoria e una sconfitta: oggi niente scherzi, servono i tre punti.FEDERICO BERNARDESCHI – Mezza Europa è su di lui. Sta stupendo tutti a forza di gol e prestazioni. Talento puro che sta venendo fuori. “È destinato a club più ambiziosi”, ha detto Sousa gelando l’ambiente viola. Tutti i torti non ce l’ha. L’impressione è che Federico Bernardeschi resterà a Firenze ancora per poco. Per il mister portoghese è una certezza insieme a Kalinic: con la Lazio punterà ancora su di loro.
Il numero 10 è sceso in campo già due volte contro i biancocelesti: la prima, due anni fa, 12 minuti e sconfitta per 2-0; la seconda nel Klose Day dello scorso anno, con vittoria condita di un gol e due assist, protagonista in tre dei quattro gol finali. A Firenze sperano che quello era solo un antipasto e che il piatto ricco arriverà stasera. Dalle parti di Formello dovranno stare attenti, c’è un numero 10 pronto a punire.
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