Autore Topic: Garrido, Gonzalez e Bresciano aspettano il turno. Reja e i 'nuovi'  (Letto 890 volte)

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Offline Daniela

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Martedì 12 Ottobre 2010 di DANIELE MAGLIOCCHETTI


ROMA - Non solo Hernanes, Zarate, Floccari o Mauri. Dietro di loro c’è una Lazio ancora tutta da scoprire e soprattutto da poter e dover valorizzare. Giocatori che, fino adesso, hanno avuto poche o nessuna opportunità per mettersi in evidenza, ma come sostiene Ledesma sono «parte integrante» della squadra. E non è una frase fatta. «Senza di loro non saremo lassù. Il primato è anche merito di chi gioca poco o per niente, anche perché è tutta gente che in allenamento dà il massimo e che consente a quelli che giocano di essere sempre al massimo». Un attestato di stima vero e proprio che sta a significare prima quanto il gruppo sia davvero unito, secondo che dietro ai presunti titolari ci sono giocatori che, bene o male, sono sullo stesso livello.
Javier Garrido. Al momento il terzino spagnolo rappresenta una specie di lato oscuro. E’ arrivato in estate nell’ambito della trattativa col Man City per Kolarov, ma all’attivo ha solo novanta minuti disputati con la Primavera due settimane fa e qualche presenza nelle amichevoli estive. Garrido non è stato molto fortunato, visto che è arrivato nella capitale con un piccolo problema al polpaccio. Un infortunio che si è ripresentato alla vigilia della prima di campionato. Con la Sampdoria Reja avrebbe fatto giocare lui sulla fascia sinistra, non Del Nero. Javier, 25 anni, è ben dotato tecnicamente, diligente da un punto di vista tattico, con buona corsa, forse più difensivo che offensivo. Diverso rispetto a Kolarov, anche se in comune hanno una predilezione per le punizioni. Fino ad ora nessuna presenza in campionato.
Mark Bresciano. In realtà l’australiano è un calciatore che si conosce bene, essendo da parecchi anni in Italia. Per Rossi e Ballardini è il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe con sé: esterno di centrocampo destro/sinistro, trequartista e all’occorrenza pure seconda punta. Rispetto ai nuovi arrivati è quello più utilizzato da Reja, anche se la sensazione è che potrebbe dare molto di più. Titolare solo a Firenze, dove non ha fatto male anzi. E domenica a Bari potrebbe avere un’altra chance sin dal primo minuto. Quattro presenze, collezionando però appena 106 minuti.
Alvaro Gonzalez. Il curriculum del Tata, il soprannome dell’uruguaiano, è di tutto rispetto. Nel 2007 ha giocato la finale d’Intercontinentale con il Milan con la maglia del Boca Juniors, non sfigurando affatto contro Pirlo e Kakà. A Reja il dinamismo di Gonzalez, arrivato in punta di piedi a Formello, piace davvero tanto. Alvaro è un centrocampista dotato di buona tecnica e parecchia grinta nel recuperar palloni. Assieme a Muslera fa parte della nazionale dell’Uruguay. In allenamento è tra i più vivaci e attivi, tanto che diversi compagni di squadra quasi se lo litigano quando ci sono le partitelle in famiglia. Il suo esordio da titolare in campionato non è lontano. Per adesso vanta una sola presenza, gli ultimi 7 minuti della gara con la Fiorentina.
Scalpitano per giocare e avere una chance giocatori che sono alla Lazio da tempo e si conoscono bene come Stendardo, Diakité e anche Scaloni.

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