www.corrieredellosport.itIl Taty eccellente, però in area gli manca qualcosa. Ciro ha bisogno di ritrovare fiducia...ROMA - Cinque tiri per il Taty: nessun giocatore della Lazio ha fatto meglio nelle prime undici giornate di campionato, raccontano le statistiche senza spiegare tutto. Cinquantasette minuti, 27 tocchi, 11 passaggi, ma solo una volta Castellanos ha trovato lo specchio, di testa, trovando la parata facile di Skorupski. Nel conto statistico è probabile non sia entrata l’occasione più limpida, cross di Lazzari e colpo di testa, centrando l’incrocio dei pali, ma La Penna aveva fischiato il contatto con Beukema. L’argentino, preconvocato dal ct Scaloni, ha impressionato per l’impatto: tigna nei contrasti, pressing, precisione nei passaggi e negli scambi con Felipe e Guendouzi. Certo gli manca qualcosa in area di rigore. Non segna e non può segnare alle medie in carriera di Ciro. Dopo mezz’ora è calato, ha perso intensità, non è più riuscito a smarcarsi.
La staffetta tra Immobile e Castellanos
Immobile è entrato al dodicesimo della ripresa: 9 tocchi, 8 passaggi, neppure un tiro. La partita era diventata caotica e il Bologna si era chiuso bene. La Lazio ha perso distanze, misure, lucidità. Ciro è apparso nervoso, a disagio, costretto alla concorrenza con il Taty, una condizione a cui non era abituato e inattesa sino a poche settimane fa. È salito di tono negli ultimi minuti senza che la Lazio riuscisse a metterlo in condizione di tirare. Ha rimproverato Isaksen per non aver chiuso un triangolo: il danese si è portato la palla sul sinistro invece di chiuderlo con il destro. Immobile vive una fase di involuzione. Sarri era per l’alternanza, questa volta ha deciso di confermare Castellanos, più avanti di condizione atletica. È possibile, non sicuro, che rilanci Ciro martedì in Champions. Il capitano della Lazio ha bisogno di fiducia, bisogna aspettarlo e forse anche farlo giocare, la staffetta lo sta consumando. E chissà se il ct Spalletti deciderà di convocarlo per Macedonia e Ucraina. Gli resta il Feyenoord per dare un segnale.
Le condizioni di MarusicC’è un dato da sottolineare: appena 13 gol realizzati, per la terza volta in undici giornate di campionato la Lazio non ha segnato. Fa una grande fatica negli ultimi venti metri, non penetra in area. Il calo di Immobile è stato seguito dall’involuzione di Felipe e Zaccagni. «È difficilmente spiegabile - ha risposto Sarri - non so perché facciamo meno gol, non so trovare il motivo, sono gli stessi attaccanti dello scorso anno». Ora la Lazio deve di nuovo rialzarsi. Lo stop di Bologna apre una settimana ad alta tensione: dopo il Feyenoord, che potrebbe decidere il girone di Champions, il derby con la Roma. Martedì forse mancherà Marusic. L’esterno montenegrino si è fatto male nel primo tempo. Il trauma ha provocato una ferita lacero-contusa nella zona del tendine d’Achille. Dopo il gol di Ferguson, Sarri l’ha sostituito con Pellegrini. «La caviglia era gonfia. Ha provato a rientrare dopo l’intervallo, ma non ce l’ha fatta. Non so se potremo averlo in Champions».