Autore Topic: Genova per noi….  (Letto 475 volte)

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Genova per noi….
« : Domenica 11 Dicembre 2016, 12:00:37 »
www.cuoredilazio.it

(11 dicembre 2016 ore 11.30)

Termina con una bellissima vittoria la sedicesima giornata di Serie A TIM negli anticipi del sabato per la S.S. Lazio, che espugna il difficilissimo campo della Sampdoria con il risultato di 1-2 con marcature di Milinkovic-Savic e Parolo.


 La quarta vittoria lontano dalle mura amiche fa si che la rincorsa alle zone alte della classifica delle aquile, interrotta in maniera quantomeno controversa nel derby, riprenda in maniera decisa e convincente.


 Quattordicesimo giocatore della rosa ad andare a segno, Parolo, nessuna squadra in Serie A TIM ha distribuito cosi tanti giocatori alla marcatura in maniera omogenea.


 Il Mister Inzaghi questa volta lascia in panchina Keita Balde Diao che in settimana ha avuto qualche problema fisico ed ha saltato qualche seduta di allenamento, ma in questo modo mette in campo una squadra con un 4-2-3-1 inaspettato da tutti, anche da Giampaolo.


 Con questo modulo Bruno Fernades viene annullato dalle prime battute di gara, viene praticamente sommerso a turno da Milinkovic, Biglia e Parolo che si alternano nella marcatura dapprima più bassa su Torreira e poi sullo stesso B. Fernades.


 Compatta, omogenea, aggressiva al punto giusto, reazione che mi aspettavo da questi ragazzi, Inzaghi in settimana ha saputo far smaltire le tossine negative ai suoi giocatori.


 Il pacchetto arretrato mai in affanno e concede le briciole a giocatori, a detta di tutti, temibilissimi come Murriel e Quagliarella, Basta lo trovo veramente all’altezza della situazione, per Stefan de Vrij normale amministrazione se si considera la caratura internazionale dell’olandese, ci vuole ben altro per scalfirlo, Radu attento ordinato e grintoso, lo preferisco come centrale.


 Wallace, era lui quello chiamato alla prova di reazione, aver passato una settimana come responsabile della sconfitta nel derby avrebbe triturato tutti, specialmente un ventiduenne che viene dell’altro mondo.


 Lui non si scalfisce, lui il colosso brasiliano, riprende da dove aveva lasciato, ovvero da quelle prove sontuose che lo avevano promosso come titolare in questa grande difesa, muro.


 Centrocampo dal grande dinamismo e concentrato in tutti i suoi componenti, Parolo il solito martellatore bionico dal passo continuo e dal contrasto sempre pronto, Biglia oggi in crescita ancora non al punto giusto ma la strada è quella e non deve essere abbandonata, peccato per la botta che gli ha fatto abbandonare il campo.


Senad Lulic vero muscolo pulsante dai polmoni inox e dalla gamba bionica, jolly imprescindibile e orgoglio laziale.


 Milinkovic- Savic, cosa dire, rischio di essere superfluo e scontato e non vorrei offendere l’intelligenza di chi mi legge, provo a descrivere la sua partita, un robot sbarcato non so da quale pianeta, un gigante imprendibile sulle palle aeree, distruttore di gioco ed allo stesso tempo avvolge il pallone con sensazioni tattili con i suoi piedi, stacco di testa imperioso che porta al primo gol biacoceleste del match, destinato a diventare un top mondiale ne suo ruolo, gig robot.


Ciro Immobile, lui oggi mi ha deluso nella poca lucidità che avrebbe dovuto avere in almeno due occasioni che gli sono capitate, ovvero la prima di testa dove ha regalato il pallone a Puggioni (Migliore in campo per la Samp) ed il secondo in contropiede che non riesce a finalizzare, mettendo a rischio come spesso ci accade, la tranquillità degli ultimi minuti dell’incontro, solito guerriero.


Felipe Anderson fa vedere che lui su quella fascia è il migliore della Serie A TIM, sempre in partita, respiro assieme a lui l’ebrezza della velocità ogni qual volta parte con la palla al piede, mi piacerebbe immaginare una sorta di cam on board stile moto gp che mi accompagna nelle sue scorribande.


 Pulito nelle giocate agile nelle scelte di schema, dopo aver accelerato con veemenza scartando Reggini carezza il pallone che viene disegnato con una parabola magistrale fino all’arrivo della zuccata di Milinkovic, per il gol del vantaggio.


 Ripreso Suso come miglior assist man, e no, io sono il Pipe, sono il migliore , allora si prende carico di servire anche a Parolo l’assist per il gol del due a zero, e primato assoluto nella speciale classifica. Se dovessi trovare una lampada negli abissi del mare, la prima cosa che farei e strusciarla fin quando il genio non esce , ed il mio primo desiderio sarebbe quello di vedere Felipe Anderson a vita nella S.S. Lazio, immenso.


 Bravi, testa e onore sono ben saldi nello spogliatoio biancoceleste, dalle grandi delusioni possono nascere delle grandi soddisfazioni.


 Vinta una partita dalle mille insidie, non abbiamo ancora fatto nulla, siamo soltanto tornati sui nostri livelli.


 Siamo pronti a seguirvi in massa con tutto il nostro amore la prossima settimana all’Olimpico contro la Fiorentina, venderemo come sempre cara la nostra pelle, e compatti respireremo aria di alta classifica.


 FORZA LAZIO SEMPRE


De Rossi Orlando

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