www.gazzetta.itNel primo tempo il vantaggio immediato da parte di Hysaj, quindi il raddoppio di Milinkovic. Nella ripresa, prima Galdames e un autogol di Lazzari, quindi all'89° la rete del serbo di Stefano Cieri
Festa doveva essere e festa è stata. Sia prima della partita (con la sfilata dei protagonisti della vittoria della Coppa Italia sulla Roma del 2013) ed anche alla fine, grazie ad un successo che - dopo che la qualificazione in Champions già in cassaforte - regala alla formazione di Sarri anche il pass per la final four della Supercoppa italiana. E consente alla squadra di casa pure di restare seconda in classifica con due punti di vantaggio sull’Inter a 90 minuti dal termine del campionato. Se la prima festa era scontata, la seconda è arrivata in coda ad una partita un po’ pazza, come spesso succede a fine campionato. Primo tempo di marca laziale, con la Cremonese incapace di proporre resistenza e un doppio vantaggio che pareva aver chiuso i giochi. Poi nella ripresa la Lazio esce dalla gara facendosi rimontare già nel primo quarto d’ora. E deve poi aspettare l’89’ per tornare in vantaggio grazie alla rete di Milinkovic, che aveva già segnato il secondo gol. Forse è stata la sua ultima partita in biancoceleste all’Olimpico. Se così sarà, si è congedato nel migliore dei modi.
UNO-DUE LAZIALE — Il clima di festa fa partire la Lazio con il piede giusto. Dopo quattro minuti i biancocelesti sono già in vantaggio. Combinazione tutta di prima per vie verticali tra Luis Alberto, Immobile e Hysaj: il terzino albanese si ritrova tutto solo a tu per tu con Sarr e non sbaglia. Sbloccato il risultato la Lazio gioca sul velluto, palleggia a centrocampo in attesa di trovare il varco giusto. La Cremonese, che Ballardini mette in campo con un abbottonato 5-3-2, fa fatica a sintonizzarsi su una partita dalla quale non può ricavare nulla e che, per giunta, si mette subito male. I lombardi si fanno però vivi al 23’ con un cross di Bianchetti sul quale Tsadjout arriva per primo: la sua girata finisce sull’esterno della rete. Ma poi, da lì all’intervallo, è solo Lazio. Ci provano Romagnoli di testa, poi Luis Alberto con un tiro che mette in difficoltà Sarr e infine arriva il 2-0 per merito di Milinkovic che gira in rete di destro il cross di Pedro. Si va all’intervallo con la sensazione che la partita sia già finita.
LA RISPOSTA DELLA CREMONESE — E invece la gara all’improvviso si riapre e cambia direzione. La Lazio, come già altre volte le è capitato quest’anno, rientra in campo senza la concentrazione giusta. La Cremonese, viceversa, si libera dell’abulia della prima frazione e propone gioco. Il 2-1 arriva al 9’ grazie ad un tiro di Galdames sulla cui traiettoria c’è anche una deviazione di Casale che risulta decisiva. Passano quattro minuti e arriva pure la beffa del 2-2. Il cross di Bianchetti è senza pretese e soprattutto senza compagni che possano intervenire, Lazzari prova a scodellare di testa la palla per Provedel, ma lo trafigge. A quel punto Ballardini mette dentro forze fresche per provare addirittura a fare il colpaccio. Entrano Buonaiuto (per Ciofani), poi anche Castagnetti e Quagliata (escono Galdames e Valeri). Sarri risponde con Felipe Anderson (che rileva Pedro) e Pellegrini (per Hysaj). La Lazio sembra però stanca e incapace di rimettersi con la testa su una partita che credeva già chiusa. Nel finale però i biancocelesti trovano la connessione giusta. Dopo la palla che Immobile si divora e il tiro di Anderson su cui Sarr si supera, il gol del 3-2 arriva a un soffio dal 90’ grazie a un colpo di testa di Milinkovic sugli sviluppi di un angolo calciato da Luis Alberto.
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