Autore Topic: Lazio, le curiosità sul 26 maggio: dai teli di Norcia a Saha in Vaticano  (Letto 138 volte)

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I biancocelesti in ritiro lontano da Roma per trovare la pace. E tra il sacro e il profano protagonisti il Papa e Santa Rita



                   ROMA - Il 26 maggio 2013 è emozioni e ricordi per la Lazio e i suoi tifosi. Un giorno passato alla storia ricco di aneddoti e curiosità. Si parte dai giorni precedenti al derby di Coppa Italia con la Roma sino alla festa nella notte. Il cross di Candreva, il gol di Lulic, la coppa al cielo, le braccia alzate di Petkovic: sono tutte immagini indelebili. Eppure ci sono altri ricordi passati in secondo piano altrettanto importanti. Come i teli intorno al campo di Norcia, dove la Lazio è in ritiro lontana da Roma. La società manda tutti in Umbria lontano da occhi indiscreti. Un bunker tra l’Hotel Salicone, pieno di turisti per la festa di Santa Rita a Cascia, a due passi da Norcia, e il campo coperto dai teloni. Santa Rita, la ‘Santa degli Impossibili’. Qualche preghiera qualcuno l’avrà detta. Nastro riavvolto.

Lazio, gli aneddoti del 26 maggio

Tra santi e falsi dei di mezzo ci finisce pure il Papa. Per la Lazio va in udienza da Francesco Louis Saha. Arrivato a gennaio 2013, appena 6 presenze, zero gol, 500mila euro di ingaggio. Eppure tra gli eroi del 26 maggio, in qualche modo, ci sta pure lui per intercessione. Come l’altro mito che non ti aspetti: Juan Pablo Carrizo. Portiere titolare agli ottavi di quella Coppa Italia contro il Siena. Due rigori parati spianano la strada alla Lazio verso la trionfale finale del 26 maggio. Ma quanto costa il biglietto per la finalissima? Dai 120 euro per Tribuna Monte Mario e Tribuna Tevere sino ai 50 euro per i distinti e 30 euro per le Curve. Tagliandi esauriti in pochissimi giorni.

Lazio, il derby del 26 maggio e gli show del pre e del dopo

Tutti ricordano i fischi dell’Olimpico per Psy, rapper asiatico che canta prima del fischio d’inizio del derby di Coppa Italia. “Capisco il clima, è come in Corea”, la frase detta dall’artista nel post esibizione. La sua ‘Gangnam Style’ non è piaciuta. Poco attinente al contesto e pioggia di fischi e ‘buu’. La vera festa, dopo il trionfo, c’è a Ponte Milvio e Piazza del Popolo. Oltre 15 mila tifosi biancocelesti si sono radunati con bandiere e fumogeni. Un giorno intero impossibile da dimenticare.

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