www.LaLazioSiamoNoi.itRegna il caos intorno all’infortunio di Danilo Cataldi. Nel tentativo di fare chiarezza, andiamo a ripercorrere le tappe, a cominciare dal giorno in cui il centrocampista della Lazio è finito ko. Domenica 30 aprile, Cataldi riceve un colpo da Lukaku e abbandona San Siro in stampelle. Trauma contusivo con esteso versamento. Passano due giorni, Danilo martedì effettua un’ecografia a Formello che però non riesce a determinare l’entità dell’infortunio a causa del vasto ematoma. Il giorno successivo (ne sono passati tre dal match con l’Inter) si presenta in Paideia per una risonanza: l’esito è incerto, ma i medici escludono ci possa essere lesione. Da qui parte la corsa contro il tempo del regista, che prova in tutti i modi a rimettersi a disposizione di Sarri. Salta in turno infrasettimanale e la partita col Milan, il vero obiettivo è il match con il Lecce. Ma qualcosa va storto: dopo le sedute di fisioterapia, il dolore invece di diminuire aumenta e l’ematoma non si riassorbe. Arriviamo a oggi, giorno di partita, Cataldi non è tra i convocati, non si è mai allenato in gruppo, e a questo punto il sospetto che ci sia una lesione è sempre più concreto. Nelle prossime 24/48 ore il calciatore effettuerà una nuova risonanza: se i timori dovessero essere confermati, la sua stagione sarebbe finita.
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