Autore Topic: Lazio, Romero cerca l’acuto per convincere Lotito e Tare  (Letto 208 volte)

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Lazio, Romero cerca l’acuto per convincere Lotito e Tare
« : Martedì 28 Marzo 2023, 12:09:38 »
www.gazzetta.it



di Elmar Bergonzini

Mentre la società cerca di limitare le pretese economiche, il 18enne argentino cerca spazio per dimostrare le sue qualità

In attesa dell’acuto. Tecnico, o emotivo. Luka Romero, il 18enne argentino della Lazio, ha il contratto in scadenza. Il club biancoceleste crede in lui, ma vuole tenersi entro certi limiti. Il procuratore del ragazzo, Ramadani, avrebbe chiesto al presidente Lotito una commissione di circa 5 milioni per il rinnovo. Una cifra considerata troppo alta dalla società, che, sborsandola, di fatto riacquisterebbe il suo cartellino. Per questo, negli ultimi mesi, la trattativa è andata a rilento. Ma a breve, per forza di cose, ci saranno novità.

La storia --- Il 10 novembre scorso, nella gara di campionato contro il Monza, Romero ha segnato il gol decisivo (gara terminata 1-0), che permise alla Lazio di prendersi il secondo posto in classifica. Quella sera in realtà le parti sembravano vicinissime e il gol sembrava essere solo un romantico modo per suggellare il rapporto. Romero, all’epoca ancora 17enne, divenne il secondo calciatore più giovane ad aver mai segnato nel massimo campionato con i biancocelesti. Prima di lui lo fece solo Alessandro Capponi (in gol a 17 anni, 4 mesi e 7 giorni) nel 1936. Anche quel giorno, curiosamente, la rete in questione fu decisiva (Capponi realizzò il 2-1 contro la Lucchese). In quella stagione, inoltre, i biancocelesti finirono il torneo al secondo posto (posizione occupata dalla squadra di Sarri ancora oggi), proprio la posizione raggiunta con la rete di Romero. A vincere lo scudetto quell’anno non furono Juve, Inter o Milan, ma il Bologna, statisticamente un’eccezione per il nostro campionato, un po’ come lo sarebbe il titolo del Napoli, attualmente primo per distacco. La rete di Romero, insomma, sembrava essere un segnale mandato dal destino. “Un’emozione enorme fare gol davanti a questa gente - disse Romero a fine partita, dopo aver fatto il giro di campo portando l’aquila Olimpia poggiata sull’avambraccio -. Sono felice per i tre punti. Tutti qui mi danno consigli, mi supportano molto, mi sento bene qui. Luis Alberto è un amico speciale, ma anche Pedro e gli altri mi aiutano”.

Record --- In realtà Romero è abituato ai record: avendo esordito in Liga, col Maiorca, contro il Real Madrid, a soli 15 anni, è il più giovane calciatore ad aver mai giocato nel massimo campionato spagnolo. In 123 anni di storia nessuno straniero ha mai segnato da minorenne con la maglia della Lazio addosso. Eppure da quel gol al Monza le cose per lui non sono andate benissimo: venne schierato titolare nell’ultima gara di campionato del 2022 (contro la Juventus), ma nelle 12 giornate successive di Serie A ha totalizzato appena 30 minuti, ai quali vanno aggiunti altri spezzoni nelle coppe: 10 minuti col Bologna agli ottavi di Coppa Italia, 78 fra Cluj e Az in Conference League. Poco, troppo poco, per essere soddisfatto. Per questo la Lazio, che vorrebbe tenerlo, vorrebbe contenere i costi. Fra la società e Ramadani la trattativa è ancora in piedi e il procuratore dell’argentino è pronto ad abbassare le richieste. Se ne parlerà. Intanto però domenica, proprio contro il Monza, Romero spera di riuscire a ritagliarsi uno spazio e magari di tornare a segnare. Perché Luka è in attesa dell’acuto. Tecnico e, di conseguenza, emotivo. Col rinnovo con la Lazio che però dipenderà da quel che dimostrerà da qui a fine stagione.

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