www.corrieredellosport.itdi Daniele Rindone
Flessore affaticato e caviglia dolorante, niente rischi. Dalla Spagna: in corsa per Mariano Diaz. Vice Ciro: il centravanti del Real Madrid si libera a giugno ROMA - Sono scattate misure di soccorso, precauzione e protezione per Immobile, prima di finire di sfinirlo. Ieri è rimasto in palestra con Casale (dolorante ad un ginocchio). Gli allarmi, i dolorini, gli affaticamenti, le fitte non sono più trascurabili per Ciro. E’ uscito da Napoli con un flessore sofferente e una caviglia gonfia. Sarà risparmiato contro l’AZ Alkmaar, oggi si deciderà se portarlo in panchina. Scatta il toto-centravanti, vede in pole Felipe Anderson da falso nueve, l’alternativa è Cancellieri, in ballo per giocare nel tridente. Tornando a Ciro non si possono correre più rischi, lo sa anche lui. Paga uso e strauso di tanti anni. Sta rigiocando sempre, un’altra volta. Dopo la partita di Cluj (su un campaccio) ha fatto altri 90 minuti contro Sampdoria e Napoli, nel giro di 5 giorni. In Romania, per quanto il risultato fosse in bilico, nel finale poteva essere risparmiato. Al Maradona negli ultimi 15 minuti non riusciva più a pressare. Il lavoro di sacrificio su Lobotka era stato incessante, sfibrante. Sarri non riesce a gestire Ciro diversamente e non basta concedergli un giorno di riposo in più evitandogli il campo dopo le partite. Lo stop di ieri non è dovuto ad un infortunio vero e proprio, è stato deciso per evitarne altri. Marzo prevede gli impegni contro l’AZ (all’andata), il Bologna, l’AZ (al ritorno) e il derby. Nel conto va messa la convocazione di Mancini per il doppio impegno contro Inghilterra (23 marzo) e Malta (26 marzo). Sarri e la Lazio non possono permettersi di perdere Ciro nel rush Champions. La Conference va affrontata con altri uomini, sfruttando la mossa Felipe Anderson e insistendo sulla crescita di Cancellieri (entrato bene nelle ultime partite al di là del ruolo). Senza Ciro, Mau deve ridisegnare il tridente. Può farlo inserendo Cancellieri accanto a Felipe e Zaccagni. Oppure rilanciando Pedro. Contro il Cluj aveva puntato su Romero, non l’aveva convinto pienamente. Con Casale out dietro toccherebbe a Gila e Patric (o Romagnoli).
Il vice Ciro
É indifferibile l’acquisto di un vice Immobile. Dalla Spagna sono arrivate nuove conferme su Mariano Diaz, papabile per giugno. E’ in scadenza tra pochi mesi, lascerà il Real Madrid. La Lazio ci aveva pensato qualche anno fa. In Spagna continuano a dare i biancocelesti in corsa insieme ad Atalanta e Torino. Diaz ha 29 anni, ne compirà 30 in estate. Dopo anni vissuti all’ombra di Benzema ha voglia di rilanciarsi, l’Italia è una possibile meta. L’ingaggio attuale, da 5 milioni, è improponibile. Per rientrare nel giro che conta sa cosa occorre: dimezzare lo stipendio. Mariano Diaz è gestito dagli stessi manager di Luis Alberto, il canale è aperto. Fa parte della stessa scuderia Ferran Jutglà, 24 anni, centravanti del Bruges, 8 gol in 25 presenze in campionato. A gennaio s’erano diffusi rumors su Roland Sallai del Friburgo, 25 anni, centravanti ungherese, 0 gol in 13 presenze di Bundesliga: non certo uno score invidiabile, dovuto anche ad un brutto infortunio ad un occhio, l’ha tenuto fuori a settembre e a ottobre. Il vice Ciro è la priorità del prossimo mercato, va scelto bene da chicchessia e senza veti di nessuno. Non ci sono motivi per non prenderlo.
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