Simone Inzaghi, il lavoratore silenzioso di cui nessuno parla

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C'è tanto di suo in questa Lazio che macina punti, convince e che merita il posto nella zona coppe

dalla nostra Redazione

Non ci siamo abituati, perché di solito se si parla di una squadra della capitale il nome che salta fuori è sempre la Roma. Eppure questa Lazio merita più considerazione e soprattutto il posto che sta occupando in classifica.

Il potere di Simone Inzaghi e del silenzio

La Lazio è nella zona alta della classifica (terza a pari merito col Milan, che però deve ancora giocare la sua partita); quella zona, per intenderci, in cui si assegnano i posti per le coppe europee, una zona importante. I biancocelesti sono davanti al Napoli, all'inizio dell'anno dati come probabili antagonisti della Juventus e ora dietro di un punto nello scontro diretto con la Lazio dopo il pari di sabato sera. Di chi è il merito? dei giocatori, certamente, che mettono in pratica quello che il tecnico predica. Ma la mano del suddetto tecnico è visibile e questo allenatore ha un nome: Simone Inzaghi. Arrivato sulla panchina della prima squadra la scorsa stagione dopo l'esonero di Stefano Pioli, si era visto passare davanti quest'estate nomi come Sampaoli e Bielsa, sulla carta più quotati di lui, reduce dalla Primavera, per allenare una prima squadra. La vicenda grottesca di Bielsa ha ricatapultato Inzaghi sulla panchina biancoceleste, il tutto senza emettere un fiato. E il suo lavoro passa sotto silenzio, ma sta finzionando davvero. Evidentemente lui i numeri li aveva e per una combinazione di eventi ha avuto la fortuna di poterli mettere in mostra, con la più grande umiltà e in stile più sobrio che mai.

Se la squadra lavora in pace, i risultati arrivano

Spesso la Lazio ha visto periodi di burrasca: senza andare a ripescare torbide storie economiche di qualche anno fa, possiamo menzionare il periodo in cui il presidente Claudio Lotito era diventato il vero protagonista dello show, rubando la scena alla squadra. Ora che Lotito sta passando un periodo tranquillo, anche la società vive un momento di serenità e i risultati si vedono: Inzaghi, sempre nel silenzio, può svolgere il suo lavoro senza interferenze esterne e la squadra risponde bene. Chiaramente i risultati dovranno vedersi a lungo termine e per adesso è ancora un po' presto per cantare inni di gloria a questa squadra, visto che gli ostacoli sono sempre in agguato. Basti pensare al Napoli, per esempio, che aveva puntato tutto su Milik e l'ha perso per un grave infortunio. In oqni caso, questa è sicuramente la strada giusta non solo per fare bella figura, ma anche per essere da esempio. Un esempio che potrebbe essere utile a molti.