Autore Topic: Bundesliga 2010-2011  (Letto 642 volte)

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Offline Andre

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Bundesliga 2010-2011
« : Martedì 21 Settembre 2010, 22:52:04 »
I tedeschi sono la rivelazione della Bundesliga: in testa dopo 4 vittorie. Il tecnico: «I giocatori non sono belle statuine»
GIULIA ZONCA
La giornata più importante è la vigilia e non perché si prepara la partita a porte chiuse, quello è il momento in cui Thomas Tuchel, il tecnico che ha trainato il Magonza in testa alla Bundesliga, piazza le telecamere intorno al campo. Da lì parte il segreto del suo successo: la videocrazia.

La novità non sta nei dvd da rivedere, quelli li usano tutti, ma l’allenatore più giovane del campionato tedesco (37 anni), li personalizza. Ha ingaggiato uno staff che si occupa del montaggio, viviseziona le scene per creare l’archivio di ogni giocatore e discute con loro i dettagli, gli errori, persino i cambi di posizione. «Voglio che condividano il progetto, è vero che deve esistere chi comanda, però i giocatori non si possono trattare come belle statuine. Hanno diritto di parola, ma non a vanvera. Se con le immagini mi dimostrano che si potrebbero fare delle correzioni, prendo in considerazione l’idea».

Flessibile e sfrontato, Tuchel è alla prima squadra di alto livello. Ha ereditato un Magonza frastornato e demotivato dall’autoritario norvegese Jorn Anderson. Il suo opposto. Tuchel si occupava della primavera, ha preso la prima squadra l’anno scorso e l’ha accompagnata fino al nono posto. In questa stagione è l’unico imbattuto: quattro partite e quattro vittorie. Ha rimontato il Wolfsburg (4-3), sorpreso lo Stoccarda (2-0), bloccato il Kaiserslautern (2-1) e umiliato il Werder Brema nell’ultima giornata (2-0). Oggi tocca al Colonia: «So che non andrà sempre così, la classifica serve ai tifosi che hanno il diritto di sognare, noi siamo realisti e soddisfatti: probabilmente non potremo difendere questa posizione. Di certo ce la meritiamo».

Lui ha smesso di giocare a 24 anni per un brutto infortunio al ginocchio e come tecnico delle giovanili (Stoccarda e Asburgo prima del Magonza) si è accorto del talento sciupato: «I ragazzi devono fare i salti mortali per farsi notare. Sono poco considerati». Ha lanciato Andre Schurrle che non è solo è diventato il bomber del Magonza, ha già anche firmato per un altro club. Un precontratto con il Bayer Leverkusen, a 19 anni. Il prezzo da pagare per chi ha deciso di puntare sulla classe degli esordienti, «quando sono arrivato qui il sistema si reggeva sulla gerarchia, assurdo». Studente di economia e di rapporti sociali, Tuchel ha proibito ai suoi ragazzi di chiamarsi con il cognome e festeggia i compleanni nello spogliatoio. Prima di uscire sul campo a giocare contro il Werder, hanno cantato tanti auguri a te a Holtby, 20 anni pure lui. Al Magonza si punta sui baby. Senza paura.

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Stasera quinta vittoria, 2-0 al Colonia ... 5 punti di vantaggio sulle seconde
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)