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Contro l'Atalanta senza Keita che si giustifica: "Sto male davvero". Inzaghi: "Basito dal suo comportamento". E Peruzzi rincara la dosedi Gianluca Cherubini
L’esordio a Bergamo e il caso Keita, il ritorno in panchina di Simone Inzaghi, è l’inizio di una nuova stagione. Ecco la Lazio 2016-2017, il tecnico di Piacenza scalpita tra mille difficoltà, lo strappo del senegalese e il mercato ancora aperto: «Keita venerdì ha avuto un problema fisico, ha fatto degli esami, sono stati negativi. Ieri mattina – continua il mister – ha provato ad allenarsi per poi fermarsi definitivamente, ha detto allo staff medico di sentire ancora dolore. Ne ho preso atto, vado avanti con quelli che ho, ma resto basito per un comportamento del genere. Ho bisogno di gente motivata, convinta di indossare la maglia della Lazio».
Rottura totale e rapporto compromesso, la risposta di Keita è arrivata attraverso un comunicato diramato nel pomeriggio su Facebook: «Non permetto a nessuno di mettere in dubbio la mia parola. Ho un problema al ginocchio e, dopo una visita effettuata per una brutta botta, mi è stato detto di non rischiare. Strano che non lo capisca chi è stato giocatore e ha provato queste sensazioni. Sono un professionista e vivo per giocare. Volevo andare a Bergamo per dimostrarlo. Come ho detto in passato darò sempre il massimo per questa società. Fino all'ultimo secondo della mia avventura o del mio contratto. Anche se, come vedete, cercano di mettermi i bastoni tra le ruote in ogni occasione. Qualcuno crede, con questi metodi, di costringermi a fare quello che loro vogliono, ho già detto più volte come la penso. Io sono orgoglioso di vestire questa maglia, e gioco per la Lazio non per un progetto o per gli interessi di qualcuno». In serata si è fatto sentire anche Angelo Peruzzi: «Ancora sto cercando la persona che gli abbia detto di non rischiare contro l'Atalanta; capisco benissimo, visto che ho giocato 20 anni, che un forte dolore al ginocchio può indurti a dire cose non tue o che non vorresti. Comunque, sapendo che il ragazzo ha un forte attaccamento alla squadra, alla maglia e ai tifosi, ho subito attivato 5 persone dello staff sanitario per poterlo curare nel pomeriggio, così da recuperarlo il prima possibile. Peccato che non si è presentato, lo comprendo però, perché penso che il dolore al ginocchio era così forte da rimanere e fare i fatti suoi dove più gli piace». La dirigenza cercherà di venderlo in extremis, ma non sarà semplice, serve un’offerta concreta.
Testa dunque all’Atalanta, Simone Inzaghi non cambierà il modulo, si andrà avanti con il classico 4-3-3, il giovane Lombardi prenderà il posto di Keita nel tridente offensivo. Dall’altra parte ci sarà Kishna, il riferimento centrale invece sarà Ciro Immobile. A centrocampo si muoveranno Milinkovic Savic e Parolo, in regia spazio a Biglia: «Su Lucas ero stato chiaro anche l'anno scorso, è il capitano e il punto fermo, il leader, il trascinatore, il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via. Non si discute». In difesa – non ci saranno Lulic e Radu – agiranno Basta, De Vrij, Hoedt e Lukaku, il neo acquisto Wallace partirà dalla panchina. In porta il titolare è Marchetti, Inzaghi non ha dubbi, Berisha non è rientrato nemmeno tra i convocati.
