www.corrieredellosport.itdi Marco Ercole
Una foto postata ieri dal Mago, in una story su Instagram, lo mostra sorridente in attesa di una soluzione condivisa ROMA - La quiete prima della tempesta. La calma prima dell'apertura del mercato. Si può definire così la foto condivisa ieri da Luis Alberto in un story su Instagram, in cui lo si vede sorridente con la maglia biancoceleste. Non è certo un mistero che la sua situazione a Roma non sia così stabile, che la questione sia da risolvere in un senso o nell'altro. In estate aveva chiesto di andare via, non è stato accontentato perché non sono arrivate offerte ritenute all'altezza dello spessore del giocatore. Ma l'idea di cambiare aria, magari tornando in Spagna, resta eccome, pur scontrandosi con il mercato della Lazio bloccato e con il fatto che Lotito non abbia alcuna intenzione di cederlo a prezzo di saldo, forte anche di un contratto con scadenza a giugno 2025.
Lavoro
Al momento quindi non sembrano esserci possibilità per un suo addio, perché le squadre che si erano fatte avanti dalla Liga lo scorso luglio non sono intenzionate a fare investimenti così elevati a gennaio e il presidente biancoceleste fino a questo momento non ha mai preso in considerazione l'ipotesi di uno scambio. Se non cambieranno queste condizioni, difficilmente il giocatore partirà. I rapporti con i suoi agenti sono cordiali, anche l'interesse nei confronti di Mariano Diaz (anche lui nella scuderia You First) potrebbe in un certo senso dare una mano, però occor rono le giuste condizioni per poter pensare realmente a una cessione di Luis Alberto. Il Mago rimane in attesa, continua ad allenarsi nel centro sportivo di Formello con professionalità e dedizione, nonostante non abbia gradito il ruolo di "alternativa" che gli ha ritagliato Sarri nel corso della prima parte di stagione, scegliendo spesso e volentieri di lanciarlo in campo quando i ritmi si abbassano (è subentrato 8 volte su 15 partite) e uno con la sua qualità può fare ancora di più la differenza. Uno status che non gli va a genio, sebbene entran do dalla panchina sia riuscito a segnare ben 3 gol.
Minuti
Il problema per lui è in un altro numero, quello del minutaggio, che in Serie A si è fermato a 540 minuti, molti meno degli 814 di Vecino, cioè colui che in sostanza ne ha preso il posto. Lo spagnolo non si considera una "alternativa", ha bisogno di sentirsi importante ogni partita, di partire nell'undici titolare. L'anno scorso, il primo del Comandante sulla panchina della Lazio, ha chiuso il campionato come settimo giocatore più impiegato in assoluto, in quello in corso invece è al momento in quattordicesima posizione. Vorrebbe qualcosa di più ed è per questo che a volte si è lasciato sfuggire qualche segnale di insofferenza. Da quando la squadra ha ripreso ad allenarsi non ci sono stati confronti con Sarri, Luis Alberto ha pensato solamente a lavorare come è normale che sia. Tra un po', però, probabilmente cercherà di capire se ci saranno le condizioni per trovare una soluzione, con la consapevolezza che questa dovrà accontentare tutti. In particolar modo Lotito. Un momento di calma, insomma, che potrebbe essere sconvolto non appena si aprirà di nuovo il mercato.
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