www.gazzetta.itMagia del tedesco dopo appena 8 minuti, raddoppio dell'esterno su rigore nel finale. I nerazzurri giocano una brutta gara e vengono contestati dai tifosidi Stefano Cieri
Lazio ancora indigesta per l'Inter. Dopo il k.o. dell'andata a San Siro (che per i nerazzurri è stato il vero spartiacque negativo della stagione) i biancocelesti concedono il bis all'Olimpico. E in maniera ancora più netta che all'andata, nel punteggio (2-0 contro il 2-1 di San Siro) e anche nel gioco. Finisce con i tifosi nerazzurri che se la prendono con i giocatori, invitandoli ad andare a lavorare. Reazione forse eccessiva, ma comprensibile per le delusioni a ripetizione collezionate nella seconda parte dell'annata. Per Mancini un'altra serata amara, iniziata con gli abbracci con Simone Inzaghi e finita con un k.o. che non dovrebbe compromettere il quarto posto, ma che certamente non contribuisce a rasserenare gli animi. Per la Lazio arriva invece il riscatto dopo il doppio k.o. con Juve e Samp. Troppo tardi per riaprire i discorsi europei, ma utile per Inzaghi per rilanciare la sua candidatura alla panchina per la prossima stagione.
LA SBLOCCA KLOSE — Lazio subito arrembante e in vantaggio già nei primi minuti. La sblocca Klose con un gol che è un'autentica perla. Il tedesco scambia stretto con Luic al limite dell'area e si presenta tutto solo davanti ad Handanovic: lo mette a sedere con una serie di finte e poi la scavalca con un "cucchiaio" da antologia. L'Inter accusa il colpo e ci mette un po' a rialzare la testa. La prima occasione per i nerazzurri arriva poco prima della mezzora, quando Jovetic viene pescato in area da un lancio millimetrico di Kondogbia: il montenegrino calcia a colpo sicuro, ma Marchetti ci metta una pezza di piede. Poi, però, è ancora Lazio: Handanovic evita per due volte il 2-0 con due ottimi interventi sulle conclusioni di Candreva e Keita (difficile soprattutto il secondo). La partita è comunque aperta, anche perché la Lazio si esprime bene in avanti, ma qualcosa concede dietro. E l'Inter, pur non in una delle sue giornate migliori, di tanto si accende. E poco prima dell'intervallo va nuovamente vicina al pareggio. A salvare, stavolta, è Gentiletti sul tiro di Kondogbia.
LA CHIUDE CANDREVA — Partita aperta anche nella ripresa, con qualche emozione in meno, però, rispetto alla prima frazione. La Lazio resta più guardinga nella sua metà campo e l'Inter fa fatica a trovare sbocchi. I nerazzurri si rendono pericolosi con qualche mischia in area, ma non riescono mai a rendere organico il forcing. E a nulla valgono i cambi di Mancini. Che nel corso della ripresa spende prima Biabiany (per Medel), poi Eder (per Jovetic) e infine Palacio (per Nagatomo) senza che le cose cambino. Con l'ingresso dell'argentino la squadra nerazzurra si schiera addirittura con una sorta di 3-3-4 che però non serve a granché. Tanto che la Lazio dopo aver a lungo controllato, rimette la testa fuori dal guscio nell'ultimo quarto d'ora. E dopo aver sfiorato il raddoppio con Keita lo trova dagli undici metri con Candreva (rigore concesso per fallo di Murillo su Keita). Mancherebbero ancora una decina di minuti alla fine, ma la partita finisce lì, anche perché l'Inter resta pure in dieci (Murillo era già ammonito e viene quindi espulso per il secondo giallo che rimedia sul fallo da rigore).
Vai al forum