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Simone Inzaghi carica i biancocelesti alla vigilia della sfida con la Samp "Possiamo farcela. Il futuro? La gavetta l’ho fatta, non torno in Primavera"di Gianluca Cherubini
La stagione è finita, la Lazio ha fallito tutti gli obiettivi, l'Europa League è un sogno irraggiungibile. Simone Inzaghi non si nasconde, è arrivato in un periodo complicato, ha cercato di riportare ordine e un pizzico di normalità. Due vittorie contro Palermo ed Empoli, sei punti in tre partite disputate (la sconfitta di Torino contro la Juventus ha interrotto il trend positivo), oggi pomeriggio la Lazio dovrà affrontare la Sampdoria di Montella. Poche motivazioni e classifica abbastanza chiara, i biancocelesti non hanno più nulla da chiedere al campionato, i blucerchiati sono quasi salvi, la sfida di Marassi rischia di annoiare un po' tutti: «Mi aspetto una squadra propositiva – ha raccontato Inzaghi in conferenza stampa – non abbiamo assilli particolari. Dobbiamo giocare spensierati, purtroppo mancheranno calciatori importanti: Bisevac, Parolo e Klose non si regalano a nessuno. Ma questo significa affrontare un turno infrasettimanale».
La gara dello Stadium è già archiviata, la sconfitta non ha pesato sul morale dei calciatori: «Abbiamo giocato un primo tempo discreto, il possesso palla è stato buono anche per scelta della Juventus. Sapevamo che ci avrebbe aspettato. Potevamo essere più veloci a verticalizzare e avere più personalità. Abbiamo preso gol su palla inattiva, ma i bianconeri comunque fanno un campionato a parte. Avrei preferito giocarmela in undici, non era mai successo di andare in svantaggio nelle prime due gare, avrei voluto vedere la reazione dei ragazzi. Invece siamo rimasti in dieci e dopo 4’ della ripresa la partita è finita».
L’Europa è sfumata, recuperare il Milan resta al momento una missione impossibile, la matematica non condanna la Lazio, ma in pochi ci credono veramente: «Tutto può succedere, ci sono ancora 12 punti a disposizione, mi piacerebbe vedere la mia squadra come contro Palermo ed Empoli. Che partita sarà contro la Samp? Sarà un match tirato, loro di solito giocano con ritmi altissimi. Hanno due trequartisti che possono metterci in difficoltà. Ma ci faremo trovare pronti». Inzaghi tornerà a Marassi: «Ho fatto cinque mesi a Genova, mi sono trovato bene. I blucerchiati hanno qualità, meriterebbero di stare più in alto in classifica. Ci sarà da soffrire perché devono ancora salvarsi. Voglio vedere una squadra viva, speriamo che gli episodi questa volta siano a nostro favore». Quattro partite per convincere la società, il tecnico di Piacenza spera nella riconferma: «Devo solo pensare a fare bene, credo che la dirigenza debba apprezzare il mio lavoro e quello del mio staff. Conta poco una vittoria o un pareggio in più, le valutazioni andranno fatte alla fine. Mi fa piacere comunque che i ragazzi mi seguano per cercare di rialzare la Lazio». A prescindere dal futuro, l’avventura di Simone Inzaghi nel settore giovanile è terminata definitivamente, l’allenatore punta forte al grande salto: «Assolutamente, sarebbe dovuto terminare già prima, ma volevo continuare. Ho fatto 5 anni e mezzo bellissimi, sono 25 anni che navigo nel calcio, posso dire di aver fatto un po’ di gavetta. Adesso mi sento pronto».
Stesso percorso, ma con maglie differenti, per Vincenzo Montella. L’ex attaccante giallorosso è nel mirino della Lazio per il prossimo anno, sarà una sfida dai mille significati: «Simone ha preso qualche anno più di me per crescere nel settore giovanile. Quando si subentra le situazioni possono essere diverse, ha dei grandi calciatori e molto spesso in questo modo si riescono ad esprimere le proprie idee. Un derby per me? No, l'ho sempre affrontata con altre maglie, non la vedo più in questa ottica».
