Autore Topic: Juventus-Lazio 3-0, Mandzukic gol, Dybala ne fa 2: scudetto più vicino  (Letto 783 volte)

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Sblocca il croato, poi i biancocelesti restano in dieci per l'espulsione di Patric e l'argentino ritrova la rete dopo 40 giorni firmando una doppietta: Allegri a +9 sul Napoli, lunedì può già essere campione. Prima sconfitta per Simone Inzaghi

Juve, sempre Juve, solo Juve. Ancora una vittoria, la numero 23 nelle ultime 24 giornate. Lo schiacciasassi bianconero non conosce soste. E così il quinto scudetto consecutivo è sempre più vicino: col il Napoli a -9, manca solo la matematica che però potrebbe arrivare già al prossimo turno. Anche contro la Lazio la squadra di Allegri vince senza neanche faticare più di tanto. Ci mette solo un po' di tempo per sbloccarla, ma più per la bravura di Marchetti che per propri demeriti. Risolvono Mandzukic e Dybala, gli stessi marcatori della finale di Supercoppa di Shanghai che aveva aperto la stagione. Lì segnarono un gol per parte alla squadra biancoceleste, stavolta invece Dybala fa una doppietta dopo il gol del croato e l'espulsione di Patric che lascia la Lazio in dieci, così finisce 3-0. Si ferma la squadra di Inzaghi dopo le convincenti prove contro Palermo ed Empoli. Troppo ampio il divario con i bianconeri, anche a causa delle numerose assenze cui deve far fronte il nuovo tecnico. Che si presenta a Torino senza Candreva, Klose e gli altri infortunati di lungo corso.

SBLOCCA MANDZUKIC — Il primo tempo è un monologo bianconero, anche se la Lazio tiene palla più dei padroni di casa. Ma quando gli juventini se ne impossessano sono sempre dolori per la retroguardia ospite. Eppure il gol del vantaggio (meritatissimo) arriva solo a sei minuti dall'intervallo. Lo realizza Mandzukic che ribatte in rete un tiro-cross di Pogba sugli sviluppi di uno dei tanti angoli calciati dalla formazione di casa (Lulic protesta per una presunta spinta ai suoi danni da parte del francese, che però non sembra esserci). Ma in precedenza erano state almeno altre cinque le palle-gol create e non sfruttate dalla Juve. Occasioni nitide non capitalizzate un po' per la bravura di Marchetti un po' per la scarsa lucidità dei giocatori juventini. Dybala e Pogba, in particolare. Sui quali il portiere della Lazio compie, è vero, dei mezzi miracoli (due volte sull'argentino e due volte sul francese), favoriti però dalle conclusioni poco "cattive" dei due bianconeri. Prima del gol di Mandzukic ci prova anche Alex Sandro, il cui missile dal limite dell'area sfiora l'incrocio dei pali. Juve, quindi, in totale controllo della gara, come da copione. E la Lazio? Resta a metà strada tra la tentazione di giocarsela a viso aperto (davanti avrebbe qualità per tenere testa ai campioni d'Italia) e la necessità di proteggere una difesa che come sempre dà pochissime garanzie. Ne viene fuori una prestazione poco convincente, con il solo Keita che prova a combinare qualcosa dalla metà campo in su.

LA CHIUDE DYBALA — La ripresa comincia con un cambio nella Lazio: Milinkovic (al rientro dopo l'infortunio) prende il posto di Parolo. Ma non c'è neanche il tempo di capire se il nuovo ingresso possa servire a qualcosa che la partita viene chiusa nel giro di una manciata di minuti. Prima i biancocelesti restano in dieci per l'espulsione di Patric (somma di ammonizioni; lo spagnolo aveva rischiato il rosso diretto poco prima dell'intervallo per una brutta entrata su Mandzukic), quindi la Juve si porta sul 2-0 con Dybala che trasforma un rigore concesso per il fallo di Gentiletti su Bonucci. Inzaghi è costretto a fare subito un altro cambio, inserendo Basta per Felipe Anderson. Ma, nonostante l'accorgimento, l'inferiorità numerica pesa troppo. E così la Juve ha vita facile anche a triplicare. Segna ancora Dybala che sfrutta un assist di Khedira, che poi qualche minuto più tardi lascia il posto a Sturaro. Successivamente esce anche Dybala che viene rilevato da Zaza. La partita scivola via senza altre emozioni. La Lazio non ha la forza di reagire e la Juve non infierisce. Inzaghi spende l'ultimo cambio per far rifiatare Biglia: al posto dell'argentino entra Cataldi. L'ultima sostituzione di Allegri riguarda invece Pogba che viene rilevato da Asamoah. Finisce in accademia tanto che Mazzoleni (giustamente) non concede recupero.

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