Autore Topic: «Lazio, impresa per l’Europa»  (Letto 714 volte)

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«Lazio, impresa per l’Europa»
« : Mercoledì 20 Aprile 2016, 09:11:39 »
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Dopo due vittorie di fila i biancocelesti sfidano la Juventus allo Stadium Inzaghi ci crede: «Una squadra da battaglia per continuare a sognare»



L’Europa è di nuovo distante, il calendario è proibitivo, ma Simone Inzaghi non ha voglia di mollare. La Juventus è il prossimo ostacolo da superare, una missione quasi impossibile, questa sera - allo Stadium - la Lazio è chiamata al miracolo sportivo. Concentrazione e un pizzico di fortuna, le statistiche parlano chiaro: nelle ultime 10 gare contro i bianconeri, la banda biancoceleste ha realizzato 3 gol e ne ha subiti 23. Ma il tecnico di Piacenza non ha nulla da perdere, si gode il momento e punta in alto: «Faremo la nostra partita - ha spiegato ieri in conferenza stampa - chi scenderà in campo sarà all’altezza della situazione, giocheremo con il classico sistema di gioco. Siamo consapevoli del fatto che dovremo fare qualcosa di incredibile. Delle ultime 25 partite, la Juve ne ha vinte 24 e pareggiata una. Ma la nostra formazione ha dimostrato di poter disputare prestazioni importanti».

Sei punti conquistati contro Palermo ed Empoli, la Lazio non ha intenzione di fermarsi, il gruppo ha ritrovato l’entusiasmo giusto: «Quando sono arrivato ho trovato dei ragazzi con tantissima voglia di fare bene. Ci siamo avvicinati alle ultime due gare nel modo migliore - continua Inzaghi - purtroppo la sfida con la Juventus invece è stata preparata in poche ore. Il turno infrasettimanale è così, mi sarebbe piaciuto studiare il match con qualche giorno in più a disposizione».

Tante assenze e infermeria al completo, servirà una Lazio da battaglia per uscire da Torino con un risultato positivo: «Cercheremo di essere veloci e rapidi nel ripartire, proveremo a verticalizzare subito per non farli schierare. Quando loro riescono a posizionarsi bene dietro la linea della palla diventa per tutti un grosso problema. Per battere una squadra così c’è bisogno di una grande Lazio e di una Juve non al massimo».

Non ci sarà Klose dall’inizio, non è al 100% della forma, al suo posto giocherà Djordjevic: «Lui è entrato contro Palermo ed Empoli ed è andato benissimo. Felipe ha fatto bene al Barbera, mentre domenica poteva darci qualcosa in più. In attacco abbiamo dei problemi, ma sono contento per la convocazione di Rossi e Palombi».

La vittoria del Milan contro la Sampdoria ha complicato i piani, ma la Lazio non ha smesso di credere nell’Europa: «Dobbiamo pensare a noi, il calendario ripeto non ci aiuta. Domenica andremo a Genova, ci aspetta un'altra partita difficilissima. Ma il calcio è imprevedibile».
Inzaghi da giocatore ha già battuto la Juve in casa, il ricordo più dolce risale direttamente al 2000: «Andammo a Torino a -6, da lì partì la nostra rincorsa. Vincemmo 1-0 con gol di Simeone su cross di Veron. Ci fu l'espulsione di Ferrara per fallo su di me. Era un altro stadio, allo Juventus Stadium non ci sono mai stato. Domani (oggi, ndc) sarà una grandissima emozione così come a Palermo e con l'Empoli. Cercheremo di dare il massimo».

Ultime battute dedicate a Morrison, oggetto misterioso arrivato a parametro zero dal mercato estivo: «Si sta allenando bene, da una settimana è in gruppo. Abbiamo abbondanza a centrocampo, dopo la partita di Torino rientrerà pure Mauri».

Gianluca Cherubini

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