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Dopo la batosta in Europa il tecnico certifica la stagione fallimentare Se perde stasera a San Siro contro il Milan è pronto Simone Inzaghidi Luigi Salomone
Il colloquio con Lotito ha certificato la fine del feeling col numero uno del club: «Il presidente ha manifestato la delusione alla squadra e all'allenatore per la partita di giovedì. Non mi sento tradito dai giocatori, sono convinto di allenare un gruppo di professionisti e di allenare una buona squadra. Tutti hanno reso al di sotto, le cose negative si sono accumulate. A volte sono stati fatti errori individuali, a volte di reparto, giovedì nelle due aree siamo stati imprecisi. Abbiamo crossato e tirato tanto, ma abbiamo perso 3-0 e quindi non ci sono scusanti».
È tempo di pensare al Milan, sette punti più in alto e Pioli si aspetta una reazione del gruppo anche se la botta è stata fortissima: «Ci aspetta un avversario che gioca con ritmo, che pratica un calcio offensivo e che concede spazi. Dovremo sfruttarli e difendere con compattezza. Se giochiamo con lo spirito con cui ci siamo allenati in questi due giorni, allora abbiamo buone chance di vincere». Si torna al 4-3-3 per fortuna, Lulic scala centrocampo con Biglia e Parolo, in attacco l’ex Matri più Candreva e Anderson. In difesa tocca a Patric e Braafheid ancora tanti gli indisponibili: De Vrij, Konko, Radu, Basta, Kishna e Milinkovic. Arbitra Tagliavento, tutti col fiato sospeso prima della sfida contro la Roma ma almeno il fischietto di Terni non dirigerà il derby dopo le nefandezze compiute all’andata. Stasera riflettori su Pioli, può essere l’ultima volta con la Lazio.
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