Autore Topic: IL DUELLO - Kishna vs Diamanti: tra fantasia e voglia di riscatto  (Letto 730 volte)

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di Benedetta Orefice

Fantasiosi e dalle qualità sopraffine, capaci di giocate per palati fini. In campo, Alessandro Diamanti e Ricardo Kishna parlano la stessa lingua. Una lingua fatta di segni che assomigliano a un cross ben riuscito o a un doppio passo per superare l’avversario, di suoni che ricordano la gioia di un’esultanza. Anche fuori dal rettangolo verde, poi, ci piace immaginarli così simili. L’uno che in quel di Watford si batte il petto e si dispera per una scelta (forse) sbagliata, l’altro che tra le mura di Formello stringe i denti e i pugni per un infortunio che proprio non ci voleva. Uniti dalla stessa determinazione e voglia di superare le difficoltà, di riprendersi quel posto in mezzo al campo che gli compete. Alessandro Diamanti e Ricardo Kishna questa sera tenteranno l’all-in, metteranno sul rettangolo verde tutto sé stessi. Legati dalla voglia di riscatto che arde sia in casa biancoceleste che nerazzurra. La Lazio per un campionato che ha visto svanire ogni sorta di obiettivo, l’Atalanta per mettere definitivamente fine a quella striscia di partite senza vittorie che già rappresenta un record, in negativo.

I PRECEDENTI - Se per Kishna sarà l’esordio contro l’Atalanta (la gara d’andata l’ha passata in panchina), Diamanti si troverà la Lazio di fronte per la decima volta in carriera. Considerati i nove precedenti, il calciatore di Prato non può di certo sorridere. Il bilancio registra sei sconfitte, due pareggi e una vittoria. Era il marzo del 2012 e, contro il Bologna di Stefano Pioli, la Lazio di Reja fu costretta a uscire dal campo con un sonoro 1-3. Nel tabellino dei marcatori appuntò il proprio nome anche Diamanti, che mise a segno il raddoppio.

IL MOMENTO - Dopo sei mesi di continue delusioni al Watford, Diamanti è tornato in Italia per sposare il progetto dell’Atalanta. Dal 16 gennaio, data del suo esordio, a oggi, il fantasista ha collezionato oltre 400 minuti. Neppure la sua qualità, però, è riuscita a evitare alla squadra di Reja di collezionare ben 13 giornate senza vittoria. Proverà a invertire la rotta contro Stefano Pioli, allenatore di quel Bologna con cui si è tolto tante soddisfazioni. In tre anni, seguendo i consigli e gli insegnamenti dell'ex tecnico rossoblù, il classe '83 si è prima conquistato la fascia da capitano del club, poi l'Europeo in Polonia vissuto da protagonista. Quattro dicembre del 2015. E’ questa l’ultima volta che Kishna è sceso in campo con la maglia della Lazio. Il lungo fastidio al ginocchio, che lo ha costretto all’operazione in artroscopia, ha privato Pioli della classe dell’olandese che, a inizio stagione, aveva convinto tutti. Prima di fermarsi il numero 88 biancoceleste aveva aiutato la squadra con 2 gol in campionato e 3 assist in Europa League. Stasera sarà libero di creare, toccherà a lui l’onore e l’onere di dare linfa nuova a un reparto, quello avanzato, che in campionato fatica a rendersi pericoloso.

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