http://www.goal.comA fine gara, dopo il pareggio col Torino, i tifosi della Lazio hanno fischiato i biancocelesti, chiamandoli poi sotto la Curva per parlarvi. Biglia spiega: "Non possiamo...".
Prosegue il momento poco brillante per la Lazio in campionato dove, a differenza dell'Europa League, non riesce a trovare la determinazione giusta per portare a casa i tre punti (una sola vittoria per i biancocelesti nelle ultime sette giornate).
Contro il Torino è arrivato oggi un altro pareggio, ottenuto grazie a un rigore realizzato da capitan Lucas Biglia dopo che i biancocelesti erano andati in svantaggio. A fine partita i tifosi della Lazio hanno fischiato la squadra e proprio Biglia è stato protagonista di un insolito 'siparietto'.
Rivolgendosi ai tifosi biancocelesti che chiamavano i calciatori ad avvicinarsi per potervi parlare e manifestare direttamente il proprio malcontento, Biglia è stato inquadrato dalle telecamere di Sky mentre urlava: " Non possiamo venire, ve lo giuro ".
Non è però stato un evitare il confronto coi propri tifosi, Biglia ottemperava semplicemente a quelle che sono le nuove disposizioni della Federcalcio, che a seguito di brutti episodi accaduti nelle stagioni precedenti, vietano ai calciatori, pena severe sanzioni, di andare sotto le curve a fine partita per parlare coi tifosi.
Motivo confermato poi anche dallo stesso Biglia ai microfoni di 'Lazio Style Radio': "Purtroppo non possiamo più andare sotto il settore dei nostri tifosi, e questo dispiace perché fanno tanti chilometri per vederci e sostenerci. Loro vorrebberò anche un semplice saluto o una maglia, ma le nuove norme lo vietano".
C'è spazio anche per una precisazione: "Non ho mai detto che non possiamo dare di più: anzi, lo sappiamo bene così come il fatto che non siamo gli stessi dell'Europa League".
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