Autore Topic: Lazio, incubo punizioni: solo il Frosinone subisce più gol su palla inattiva  (Letto 1037 volte)

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27.01.2016 08:35 di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it


Dodici gol incassati su palla inattiva. La Lazio quest’anno ha dimostrato più che mai di soffrire le situazioni di calcio da fermo. Una tendenza pericolosa, in grado di complicare le partite e costringere spesso i biancocelesti a rincorrere. In Serie A, come riportato durante la consueta rassegna stampa di Radiosei, solo il Frosinone ha fatto peggio (14). Insieme alla squadra di Pioli c’è il Milan, leggermente meglio Genoa e Carpi a quota 11 gol, più dietro Sampdoria e Udinese sono a 10 reti incassate. Nell’ultima sfida con il Chievo, il colpo di testa di Cesar sulla punizione di Birsa dalla destra è soltanto l’esempio lampante del problema dei capitolini. Il difensore sloveno parte un paio di metri fuori area, si inserisce coi tempi giusti e colpisce indisturbato davanti a Berisha. Una “questione di attenzione e anche di organizzazione”, l’ha definita il tecnico emiliano in conferenza stampa, ma l’episodio è in grado di farne tornare altri alla mente. Dalla rete di Mexes appena entrato sul calcio piazzato di Bonaventura al sigillo in mischia di Helander al Bentegodi, passando per l’incornata di Tonelli ad Empoli sugli sviluppi di un corner. Meritano un discorso diverso invece le traiettorie balistiche disegnate da Zukanovic all’Olimpico e da Giaccherini al Dall’Ara, entrate rispettivamente alle spalle di Marchetti e Berisha in modo diretto. Considerando il dato totale dei 30 gol subiti in 21 giornate di campionato, fa riflettere che quasi la metà delle reti sia arrivata su situazioni di palla inattiva. Colpa delle disattenzioni individuali, ma anche di errori di reparto. Pioli durante la settimana lavora molto sotto quest’aspetto, tuttavia i giocatori non sempre riescono ad applicare in partita le indicazioni del proprio allenatore. La difesa a zona sulle punizioni dalla trequarti e a zona mista sui calci d’angolo (tre o quattro marcano gli avversari più pericolosi), se applicata male, comporta così diversi rischi. Un problema da risolvere per non incappare in nuovi errori. La risalita passa anche dalle piccole cose.

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