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Non bastano ai padroni di casa i gol di Giaccherini e Destro. Nella ripresa segnano Candreva su rigore e Lulic. Decisivi gli ingressi di Klose, che conquista il rigore, e dello stesso Lulicdi Stefano Cieri
Un tempo per parte e pareggio che più giusto non si può. Finisce 2-2 tra Bologna e Lazio, un risultato che alla fine accontenta tutti, perché maturato al termine di una partita dai due volti. Primo tempo con gli emiliani in completo controllo della gara e ripresa con gli ospiti a farla da padroni. Un punto ciascuno che non migliora sensibilmente le rispettive situazioni ma che consente a Donadoni di tornare a muovere la classifica dopo lo scivolone interno col Chievo e a Pioli di allungare a sette la striscia di partite senza sconfitte tra campionato e coppe.
PARTENZA COL BOTTO — Una serie, quella laziale, che sembrava doversi necessariamente interrompere dopo l’avvio sprint della formazione di casa. Dopo poco più di un minuto il Bologna era infatti già in vantaggio grazie ad una punizione alla Pirlo di Giaccherini che da 25 metri freddava Berisha (punizione conquistata dallo stesso Giaccherini per un fallo ai suoi danni commesso da Hoedt). La Lazio stordita provava a reagire, ma era ancora il Bologna a rendersi pericoloso ogni volta che superava la metà campo. E il raddoppio, puntuale, giungeva al 18’ grazie a Destro, il più lesto di tutto ad impadronirsi di una palla vagante poco entro l’area (sospetta però la posizione di Gastaldello che forniva l’assist all’ex romanista). Bologna in completo controllo della contesa, tanto che Brighi aveva anche la palla del 3-0, ma non riusciva a sfruttarla.
CAMBIO DI SCENA — La Lazio, che fino all’intervallo sembrava in balia di una di quelle giornate in cui non le riesce nulla, aveva invece la forza di ribaltare la situazione nella ripresa. Decisivi i cambi apportati da Pioli nell’intervallo: dentro Klose e Lulic per gli spenti Djordjevic e Parolo. E non a caso proprio il tedesco e il bosniaco confezionavano i gol con cui i romani riagguantavano i felsinei. Al 25’ il 2-1 arrivava su rigore trasformato col cucchiaio da Candreva, ma a propiziarlo era stato Klose (atterrato da Masina che veniva espulso per fallo da ultimo uomo) su lancio di Lulic. Sette minuti più tardi le parti si invertivano: cross di Klose e gol di Lulic (il bosniaco era al rientro dopo aver rischiato un mese fa l’amputazione di un dito per un incidente in palestra). La Lazio, con l’uomo in più ma con le gambe ormai appesantite, provava anche a vincerla. Ma il Bologna, pur stanco, restava in piedi fino alla fine.
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