http://www.calciomercato.comLazio: Milinkovic-Savic, retroscena sul no alla Fiorentinadi Francesco Zei
15 gennaio alle 10:51
Per i tifosi della Fiorentina la sconfitta contro la Lazio è stata una brutta battuta d’arresto ma soprattutto una grande amarezza per il gol di Milinkovic-Savic, giocatore che in un pomeriggio è passato da firmare con i viola al passaggio alla Lazio, un boccone amaro da digerire per tutto il popolo fiorentino. Proviamo dunque a ricostruire tutta quella vicenda per fare chiarezza una volta per tutte.
Era il 25 luglio di un’estate caldissima, un sabato tranquillo a Firenze e nessuno si poteva aspettare l’arrivo del tanto chiacchierato Milinkovic-Savic nel capoluogo toscano, e invece a sorpresa il serbo arrivò all’aeroporto di Peretola, pronto per incontrare i dirigenti della Fiorentina direttamente in sede. Così il giocatore entra all’interno del ‘Franchi’ verso l’ora di pranzo e vi rimane per qualche ora.
Nelle segrete stanze dello stadio di Firenze Pradè incontra il giocatore per le firme ma tutto si blocca bruscamente e l’affare va in fumo, perché il giocatore, chiedendo scusa a tutti, confessa in lacrime di avere già da tempo un accordo con la Lazio e di non poter fare altre scelte. Il suo procuratore, Matej Kezman, aveva trovato da settimane l’accordo totale con Tare e si parla addirittura di un pre contratto già firmato, che aveva fatto indispettire il Genk, proprietario del cartellino di Milinkovic, che anche per ripicca, aveva accettato di buon grado l’offerta della Fiorentina.
Dunque da una parte ci sono i viola che, dopo il viaggio in Belgio di Rogg, portando a casa l’intesa con il Genk, mentre dall’altra c’è la Lazio forte dell’accordo totale con il giocatore e dunque certa del buon esito della vicenda, e così andrà. Milinkovic decide che non può rimangiarsi la parola data a Tare e, lasciando tutti di stucco, abbandona il ‘Franchi’ in lacrime, con Pradè, scuro in volto, che parla alla stampa scaricando il giocatore: “Con Milinkovic-Savic è rottura totale, lui non è convinto, è titubante, non possiamo aspettare i comodi di un ragazzino di 20 anni”. Così si chiude uno dei tanti tormentoni di mercato dell’estate della Fiorentina, e sicuramente qualcuno sabato sera si è mangiato le mani quando Milinkovic ha segnato, e chiuso la partita, a favore della Lazio.
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