Il Messaggero
PIOLI: «FINORA È UN FALLIMENTO»
Pioli usa parole molto dure per la Lazio che a Firenze sfida la Viola: «Sono arrabbiato, dobbiamo fare di più».
Il tecnico biancoceleste chiede ai suoi un nuovo spirito contro la Fiorentina che ha l’attacco più forte della Serie A.ROMA «Se finisse ora il campionato, sarebbe un fallimento. Dobbiamo fare sicuramente di più». Non ha usato mezze misure Pioli sedendosi davanti ai giornalisti per presentare la sfida contro la Fiorentina. Il brutto pareggio ottenuto contro il Capri ha gettato nuovamente l’ambiente nella malinconia che sembrava essere stata spazzata via dalla bella vittoria l’Inter capolista. Stesso spartito anonimo, stessa mancanza di cattiveria e gioco che da inizio stagione sono la vera malattia dei biancocelesti. Difficile riuscire a digerire il brodino caldo servito all’Epifania: «Di solito il giorno dopo un risultato negativo sto già meglio, stavolta ho fatto fatica ad accettarlo. Era un'occasione importante».
SCOSSA CERCASI
Questo pomeriggio al Franchi i biancocelesti sono costretti alla grande prestazione per non crollare sempre più in basso e cancellare lo scempio della sfida contro gli emiliani. La Fiorentina è la squadra più in forma del campionato e gioca, forse, il miglior calcio di tutta la Serie A. Pioli sa bene che non sarà facile e fa ancora un appello ai suoi: «Voglio vedere una squadra con un altro spirito, cercheremo di vincere ma dobbiamo giocare bene». Le parole risuonano come un vecchio ritornello che da settembre si è sentito già troppo volte senza sortire il minimo effetto. E’ arrabbiato con se stesso e con i suoi Pioli perché sente di avere il potenziale per fare molto di più di quello che è stato fatto: «Mi sento come quei genitori che hanno dei figli che vanno a scuola. Ci sono bambini che non hanno capacità, altri bambini invece sono intelligenti ma i professori dicono che possono dare di più. Ecco, mi sento come nel secondo caso. La stagione non è finita, abbiamo la capacità per scalare le posizioni e giocare in Europa anche l'anno prossimo». Parole che il tecnico spera non cadano ancora una volta nel vuoto come accaduto fin ora: «Ho usato sia il bastone che la carota con i ragazzi, ma non sono svogliati».
GIGLIO D’INVERNO
Di fronte i biancocelesti si troveranno una Fiorentina motivatissima. La squadra di Sousa ha stupito tutti e ora si gioca il titolo di Campione d’inverno: «Essere primi conta sempre, noi lavoriamo per vincere tutte le partite. I ragazzi meritano di raggiungere un risultato storico perché hanno dimostrato ambizione e coraggio». Poi il tecnico viola lancia una frecciata: «Oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto il controllo antidoping, come mercoledì scorso e anche un altro nei giorni prima: ci ritengono importanti. Si sono accorti di noi perché siamo in alto in classifica». La Fiorentina dovrà rinunciare allo squalificato Bernardeschi. Sarà ancora 3-4-2-1 con il ritorno di Blaszczykowski sull’out di destra, in avanti Borja Valero e Ilicic a supporto dell’unica punta Kalinic.
NUMERI CONFORTANTI
Sulla carta la sfida appare proibitiva ma i biancocelesti possono contare numeri di tutto rispetto contro la Fiorentina. Sono 66 i confronti diretti al Franchi. I padroni di casa sono in netto vantaggio con 31 vittorie 19 pareggi e 16 sconfitte, con 105 gol fatti e 62 subiti. L’ultima vittoria della Lazio risale proprio alla scorsa stagione, ottenuta grazie alle reti di Djordjevic e Lulic. Il pareggio più recente, invece, è datato 4 ottobre 2009: 0-0. Negli ultimi 5 anni però, i biancocelesti hanno vinto per ben quattro volte a Firenze, e, nelle ultime tre non hanno subito nemmeno un gol. I toscani, viceversa, hanno trionfato soltanto in uno degli ultimi sei confronti al Franchi.
Emiliano Bernardini
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