Autore Topic: La Lazio ricorda Maestrelli: "Maestro di calcio e di vita"  (Letto 705 volte)

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La Lazio ricorda Maestrelli: "Maestro di calcio e di vita"
« : Mercoledì 2 Dicembre 2015, 16:21:59 »
Il figlio Massimo: "Mio padre una leggenda"

www.lalaziosiamonoi.it



02.12.2015 13:15 di Andrea Centogambe Twitter: @andreaCentos
Fonte: Lalaziosiamonoi.it


AGGIORNAMENTO ORE 13:15 - Per rinnovare la memoria del padre, ricordando tanti episodi legati al passato, Massimo Maestrelli è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3: "Quando subentra la morte, le persone passano da una dimensione reale ad una leggendaria. Fosse stato ancora in vita, probabilmente non ci sarebbe stato tutto questo affetto. Lui era persona di principi sani, parlava con tutti, a prescindere dal ceto sociale. Per lui erano tutti uguali e in questo modo ha lasciato un grande ricordo del tempo. Da ragazzo ero molto legato a Chinaglia, passava molto tempo a casa nostra. Condivideva con papà diverse passioni come il subbuteo, il tressette, la dama o gli scacchi. Papà era molto bravo anche a poker. Negli ultimi anni mi sono stati invece molto vicini Oddi, Pulici, e Wilson". Inevitabile il ricordo di quelle stagioni indimenticabili: “Sono stati anni pazzeschi, neanche il più grande tifoso laziale poteva immaginarseli. Era impensabile. La Lazio di Cragnotti ha vinto solo uno scudetto rispetto alla forza organizzativa che aveva, quella di Maestrelli è invece folle che ne abbia già vinto uno. Siamo agli antipodi. I ragazzi dell’epoca avevano personalità spiccate, lui ha contribuito a tirarle fuori, prendendo il massimo di tutti. Ha praticato comunque anche un bel calcio. Il suo gioco rapido e innovativo fu paragonato a quello olandese che sarebbe arrivato in seguito. Era un allenatore moderno, avrebbe fatto bene anche oggi nonostante le grandi differenze. In Serie B arrivò seconda dietro la Ternana e poi in estate cambiarono pochissimi giocatori. Era imprevedibile vincere quello Scudetto, le altre grandi squadre avevano sottovalutato i biancocelesti. Nessuno pensava che si sarebbero potuti ripetere. La partita col Foggia fu la ciliegina sulla torta”. Infine un amarcord con alcuni aneddoti del passato: "Bagnoli lo accosto alla figura di papà, Scopigno era una figura carismatica. Giocatori simili a Best non esistono più. Aveva atteggiamenti incredibili. C’erano all'epoca campioni e personalità spiccate. Oggi c’è più uniformità, è cambiato tutto. Mi piacerebbe vedere la Lazio in uno Stadio da 30 000 persone. Non si vive più la stessa atmosfera. Papà aveva l’abitudine di fare un cenno a mamma quando le cose andavano male e lei scendeva vicino al tunnel. Ricordo la vittoria a Cagliari con un gol bellissimo di Giorgio (Chinaglia, ndr) contro una squadra fortissima. Non posso dimenticare la gioia di scendere in campo e abbracciare poi papà nello spogliatoio".

La S.S. Lazio ricorda, a 39 anni dalla sua scomparsa, Tommaso Maestrelli, artefice del primo Scudetto biancoceleste. Tommaso è stato e sarà sempre un esempio per tutti, non soltanto come maestro di calcio ma anche di vita.

#LazioStory Ricordiamo tutti insieme Tommaso #Maestrelli, artefice del Primo
Scudetto. https://t.co/Od8Wkspmu8 pic.twitter.com/hCZYLltrXI
— SS Lazio (@OfficialSSLazio) 2 Dicembre 2015

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