Autore Topic: Lotito, riporta i tifosi allo stadio!  (Letto 918 volte)

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Lotito, riporta i tifosi allo stadio!
« : Sabato 28 Novembre 2015, 10:29:26 »
Corriere dello Sport



Lotito, riporta i tifosi allo stadio!
 Anche nella sfida europea con il Dnipro l’Olimpico era deserto 20 vip di fede biancoceleste chiedono al club di rimediare

 
Roma - Olympia è sempre presente, lei non manca mai, ma s’è smarrita nel deserto. Giovedì ha chiuso il suo volo-show atterrando in Curva Nord, non c’era ombra dei tifosi. Olympia s’è persa, forse ha pensato di aver sbagliato stadio e squadra, di non essere all’Olimpico. Olympia l’anno scorso s’era abituata a volteggiare sugli spalti pieni, volava tra ali di folla, guardava tutti dall’alto. Sono spariti tutti quei tifosi. Che fine hanno fatto? Se lo starà chiedendo. Chissà, forse il suo atterraggio non è stato casuale, forse si è appollaiata in Nord per richiamare l’attenzione, per dire alla gente “tornate”. Lei è il Mito, c’è bisogno di identificazione. All’Olimpico non c’è più chi c’era, non si cantano gli inni, non s’intona Battisti. I 49.096 spettatori (31.700 paganti) di Lazio-Empoli del 12 aprile scorso sono diventati i 2.942 paganti di Lazio-Dnipro. Ci si sente soli all’Olimpico, troppo soli. Si gioca nella desolazione e non può essere solo colpa del Prefetto Gabrielli, della divisione delle Curve, dello sciopero. Non è per fare sempre i nostalgici ad oltranza, i sentimentali melanconici, quelli che conservano tutto ad iniziare dai ricordi. E’ per spingere il presidente Lotito alla riflessione, una volta per tutte, dieci e passa anni dopo il suo insediamento. Rifletta sul rapporto con la gente, un rapporto condizionato dai risultati, solo le poche stagioni di successo fin qui realizzatesi hanno avuto il potere di nascondere la distanza esistente tra patron e popolo. La riflessione per adesso l’hanno compiuta tanti tifosi vip, tanti giornalisti legati al mondo biancoceleste, tanti sportivi col cuore laziale come il nuotatore Valerio Cleri. Loro hanno provato a inquadrare il problema, a offrire spunti e idee per risolverlo, per sensibilizzare il presidente Lotito a riempire lo stadio. Bisogna fare un nuovo tentativo per far sì che stagioni come quella passata non siano rare. I laziali ci sono anche se non si vedono. I laziali erano tornati all’Olimpico, se sono andati via avranno avuto i loro motivi. Se ne possono individuare tanti, uno non cambia mai, è sempre lo stesso. Q


GIUSEPPE CRUCIANI: «Meglio bambini gratis che 50 persone paganti»
«In Italia la gente non va allo stadio quando le cose vanno male. Purtroppo è un fatto naturale. Per far tornare i tifosi all’Olimpico Lotito deve innanzitutto fare due bei colpi a gennaio in modo che torni l’entusiasmo. Poi servono operazioni di marketing: ad esempio bisogna abbassare i prezzi e cercare collaborazioni con le scuole. Io credo che sia meglio far entrare allo stadio 500 bambini gratis che 50 persone paganti».

ELISABETTA FERRACINI: «Dirigenza deludente Curva da non dividere»
«Due problemi, il primo: i tifosi sono delusi dalla proprietà e dalla dirigenza. Dopo la stagione scorsa, che ha dato grande soddisfazione, noi tifosi ci aspettavamo qualcosina di più. C’è anche da dire che i tifosi si lamentano sempre, vorrebbero ogni anno squadre al massimo. Un’altra cosa molto importante riguarda la divisione della Curva: i tifosi della stessa squadra non vanno separati altrimenti che Curva è? I problemi di ordine pubblico si risolvano fuori dallo stadio. Dentro tutti uniti».

GIAMPIERO GALEAZZI: «Basta alti e bassi hanno infastidito»
«Questi continui alti e bassi non fanno bene all’ambiente e infastidiscono i tifosi. La Lazio ritroverà la sua gente solo quando tornerà ad alti livelli e saprà riscoprire quella continuità che ad oggi manca. Ha avuto molte possibilità di mantenere una posizione di alta classifica, ma non è mai riuscita a conservare il ruolo che una città come questa merita. Il problema è la conduzione del club, è quasi dilettantistica».

SUOR PAOLA: «Lotito faccia un appello e si abbassino i prezzi»
«Bisogna assolutamente rinforzare la squadra a gennaio individuando giocatori seri, non vanno acquistati solo per fare numero. Servono difensori e attaccanti forti, così facendo i risultati arriveranno e la gente tornerà allo stadio. Propongo biglietti più bassi e promozioni legate ad abbonamenti o partite singole, quelle che in passato la società ha fatto. I tifosi devono andare all’Olimpico, se fossi Lotito farei un appello a tutti».

ANNA FALCHI: «Biglietti last minute e acquisti a gennaio»
«A mio parere, per provare a riportare la gente allo stadio, Lotito deve fare una buona campagna acquisti nel mercato di gennaio per rinforzare la squadra e dare un segnale ben preciso. Un altro incentivo potrebbe essere questo: permettere ai tifosi di comprare biglietti last minute. Queste sarebbero due possibili soluzioni per riportare entusiasmo all’Olimpico, c’è bisogno di strategie che coinvolgano».

FABRIZIO MAFFEI: «Servono obiettivi per i quali lottare»
«Il motivo principale delle assenze dipende dai risultati. Se la Lazio cominciasse a vincere di più, forse l’Olimpico si riempirebbe. Il mercato di gennaio potrebbe essere un’occasione per dimostrare che la squadra è competitiva e che vuole lottare per un obiettivo chiaro. I tifosi biancocelesti hanno sempre sostenuto la squadra quando si stava giocando qualcosa, dallo scudetto alla salvezza, lo dice la storia di questa società».

FURIO FOCOLARI: «La mia idea: biglietti a 1 euro per una gara»
«La mia idea è semplicissima, bisogna dare retta al marketing e organizzare eventi particolari, ad esempio invitare tutti i tifosi prima di Natale, magari in Lazio-Sampdoria, fissando un prezzo simbolico: 1 euro a biglietto. Così si porterebbero almeno 30mila persone allo stadio. Si sa, il tifoso della Lazio odia lotito, quando le cose vanno bene si fa buon viso a cattivo gioco, quando vanno male riaffiora il livore».

NICOLA PIETRANGELI: «Mancano spettacolo e italiani in campo»
«Il tifoso vorrebbe vincere sempre, ma non si può. L’Olimpico vuoto secondo me dipende principalmente dal fatto che non arrivano i risultati. Anche se, a mio avviso, allo stadio bisogna andarci anche quando le cose vanno male. La gente sarà incentivata a tornare se la squadra farà vedere un calcio spettacolare. Ma anche mettendo in campo giocatori italiani, se ci sono solo stranieri la gente non è interessata».

TONY MALCO: «L’amore dei tifosi prevalga sui problemi»
«Servono rinforzi perché l’infortunio di De Vrij è stato pesante e serve una presa di coscienza da parte di tutti. Io spero che alla fine prevalga l’amore del pubblico per la Lazio e che ci ritroveremo tutti all’Olimpico. Prima di tutto viene la squadra, purtroppo ci siamo messi in un vicolo cieco. Le assenze allo stadio dipendono dalle sconfitte, dalle divisioni imposte dal Prefetto, dal clima rigido, il problema non è circoscritto solo alla società».

MAURO MAZZA: «Ci vuole più lazialità simboli da poter amare»
«Ci vuole un po’ di Lazio in questa... Lazio, un po’ di lazialità. Ci vuole in campo, in panchina e in società. Solo in alcuni passaggi, lungo il decennio lotitiano, si sono vissuti momenti di rasserenamento con i tifosi. La contestazione è endemica, non vedo molte vie d’uscita se non la individuazione di alcuni simboli attorno ai quali rinverdire la passione della gente. Molti big fremono per andare via, il salto di qualità mancato ha creato un contraccolpo».

GIANCARLO GOVERNI: «Si deve primeggiare lo impone la storia»
«Si sa, c’è ostilità nei confronti di Lotito. Deve costruire una grande squadra, la Lazio lo merita. I migliori non devono andare via, devono far parte di un gruppo cementato, è l’unico modo per fare il grande salto. Già si parla di cessione dei big di oggi, non possiamo tenerli e aggiungerne altri? Lotito vuole mantenere il monte ingaggi sempre così? Si deve mettere in testa che la Lazio è la squadra più antica della Capitale, ha una grande storia, perché non deve primeggiare?».

MASSIMO MAESTRELLI: «Il popolo laziale vuole identificarsi»
«Si ritrovi lo spirito laziale, si ritrovi l’identificazione, per il tifoso è stata sempre vitale. Manca il coinvolgimento, i periodi più brutti sono coincisi sempre con presenze massicce. Pioli ci era riuscito l’anno scorso, era stato un trascinatore, c’è qualcosa di più grande che frena le stagioni delle conferme. I tifosi si specchiano poco nella situazione attuale, c’è poco entusiasmo. La crisi economica, gli attentati e i risultati mancanti incidono. Non è colpa di Lotito al 100%».

PINO WILSON: «Solo la squadra può trascinare la gente»
«La squadra non sta rendendo come ci si aspettava e in più bisogna considerare anche la contestazione da parte della Curva. Io penso che appena torneranno i risultati positivi, e devono tornare in fretta, la gente tornerà allo stadio a tifare. Non penso che con un abbassamento dei prezzi cambi molto la situazione: c’è gente che si è abbonata lo stesso e continua a non andare comunque allo stadio, non è un caso».

EUGENIO FASCETTI: «Basterebbe ripetere i risultati di un anno fa»
«E’ solo un problema di risultati. Basterebbe ripetere il campionato dell’anno scorso per far sì che i tifosi della Lazio tornino all’Olimpico. Basta vedere la differenza rispetto ad un anno fa: la stagione scorsa la squadra andava bene e i tifosi, non dico che riempivano lo stadio, ma quasi. Non credo sia un fatto legato ai prezzi dei biglietti troppo alti, l’anno scorso non c’erano queste cose, eppure all’Olimpico ci andavano comunque».

VALERIO CLERI: «Imprenditori sì, ma della passione...»
«Non colpevolizzo solo la società, ma dico che bisognerebbe essere più imprenditori dell’immagine e della passione. Con la storia passata non si riesce a portare la gente allo stadio, chi prima metteva la passione davanti a tutto e riempiva gli spalti oggi sta scomparendo, ha lasciato spazio ai giovani che aspettano solo i risultati. Provo un grande dispiacere, la Lazio è la mia squadra del cuore, una delle polisportive più importanti d’Europa. Serve un coinvolgimento emotivo».

GIANCARLO ODDI: «Lotito faccia vedere che vuole avvicinarsi»
«Per riportare i tifosi allo stadio il presidente Lotito dovrebbe fare prima di tutto un grande acquisto a gennaio, poi sensibilizzare i giocatori in qualche modo. Ma non è facile, conosciamo tutti il carattere di Lotito. Anche abbassare i prezzi dei biglietti e fare promozioni sugli abbonamenti potrebbe essere una delle soluzioni. Deve far vedere che vuole avvicinarsi ai tifosi, andargli incontro. Solo così la gente tornerà allo stadio».

ROBERTO RAMBAUDI: «Per sognare servono annate come l’ultima»
«Si devono far sognare i tifosi, è ciò che manca. Le assenze allo stadio sono conseguenza delle strategie mancate a luglio in fase di mercato. I tifosi hanno voglia di vivere annate come quella scorsa, la Lazio lo merita. Non si è alzata l’asticella, il messaggio del mancato miglioramento è arrivato anche alla squadra ed è stato dannoso. E’ già successo in passato, ma quest’anno ancora di più e bastava pochissimo. E’ questo il peccato, purtroppo».

MASSIMO PISCEDDA: «Sarebbe utile proporre l’operazione simpatia»
«L’unica soluzione per riportare la gente allo stadio è iniziare a fare risultati. Non ci sono delle medicine particolari. La Lazio ha sempre avuto una grande tifoseria che ha sostenuto la squadra in ogni momento. Oggi, in più, c’è la crisi e le persone guardano le partite comodamente in tv. Sarebbero utili anche alcune iniziative e magari alcuni incentivi. Si potrebbe proporre una sorta di “operazione simpatia”».

FABIO LIVERANI: «Tornare a vincere è l’unica soluzione»
«Il fattore principale per cui i tifosi non vanno allo stadio è dovuto ai risultati negativi. L’anno scorso le cose andavano bene e l’Olimpico era sempre pieno. Basterebbe qualche partita positiva per far tornare la gente. Un altro aspetto da non sottovalutare, ma in percentuale minore, può essere legato alla paura dovuta agli attentati. In tanti provano timore ad uscire e ad entrare allo stadio dopo gli ultimi avvenimenti. Sono certo, la Lazio può riconquistare il suo pubblico vincendo».

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