Autore Topic: Roma, allarme derby: in arrivo anche molti ultrà stranieri.  (Letto 706 volte)

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Roma, allarme derby: in arrivo anche molti ultrà stranieri.
« : Sabato 7 Novembre 2015, 10:03:52 »
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Roma, allarme derby: in arrivo anche molti ultrà stranieri. Gabrielli: "Terremo l'ordine"


Alle 15 dell'8 novembre il calcio di inizio tra Roma e Lazio. Tensioni tra i tifosi contrari alle nuove barriere in curva e il prefetto: "Non sono inamovibili, dimostrateci che sono superflue e che il tifo è soltanto la partecipazione a un evento sportivo"
   
Roma, allarme derby: in arrivo anche molti ultrà stranieri. Gabrielli: "Terremo l'ordine"
E' partito il conto alla rovescia per il derby romano: domenica alle 15 Roma e Lazio scenderanno in campo in un Olimpico blindato. E in città sale l'allerta tra lo sciopero delle curve, il rischio di una contestazione lunga 90 minuti attorno allo stadio semivuoto e l'arrivo di tifoserie dall'estero. Sono attesi i londinesi del West Ham ma non solo, secondo il questore Nicolò D'Angelo potrebbero arrivare supporters del Real Madrid dalla Spagna e del Wisla Cracovia dalla Polonia. " L'incontro, sulla base delle informazioni acquisite, è ritenuto ad alto rischio, da un monitoraggio effettuato in ambito internazionale si è appreso che potrebbero giungere esponenti di tifoserie straniere gemellate con i supporter capitolini" ha spiegato D'Angelo.

E' il primo derby con la Sud e la Nord divise a metà dalle nuove barriere volute dal prefetto Franco Gabrielli. " Per domenica dobbiamo avere in qualche modo un po' paura? Io non sono serenissimo - ha commentato il prefetto ai microfoni di  Radio Radio - purtroppo anche lo scorso derby che è stato fatto senza barriere e non c'era la questione di cui stiamo parlando, un derby in cui abbiamo impiegato 1.700 uomini e purtroppo ci sono stati due accoltellati, ci sono stati incidenti a Ponte Milvio, ci sono state cariche". Interviene da Milano dopo aver ricevuto il premio Voloire anche il commissario Francesco Paolo Tronca: " La preoccupazione in un prefetto non ci deve essere mai, perché altrimenti la preoccupazione alla fine si trasforma in negatività. Un prefetto non deve mai avere atteggiamenti trionfalistici, deve con grande umiltà sempre approcciare i problemi ma deve avere davanti soltanto una cosa: il senso, il significato e la consapevolezza della propria responsabilità. Gabrielli - ha aggiunto Tronca - è un collega di assoluto valore con cui ho lavorato spesso insieme affrontando momenti difficili. Devo dire che c'è stata sempre un'intesa meravigliosa, assoluta, perfetta, quindi io sono soltanto contento di poter riprendere a lavorare con un vero amico".

Il tavolo tecnico per definire il numero di agenti in servizio per la stracittadina di domenica si tiene oggi pomeriggio. Intanto, il livello di sicurezza intorno all'Olimpico è stato alzato. Nell'arco di quattro turni, a partire dalle 19 di sabato, gli agenti in servizio attorno all'Olimpico alla fine supereranno abbondantemente le mille unità. La Curva Nord della Lazio continua a mantenere la propria posizione e diserterà il derby per protesta nei confronti delle norme di sicurezza.
A tal proposito si è espresso Angelo Cragnotti, responsabile della biglietteria della Lazio:" Allo stato attuale sono 2.660 i biglietti venduti: 300 in curva, 100 in Monte Mario e il resto nel Distinto Nord Ovest. Oltre alla curva, dunque, ci sarà un altro settore della Lazio vuoto (distinti Nord Est, ndr). Vi ricordo che per curva e distinti c'è tempo fino a domani sera"

Gabrielli cerca di essere ottimista: " Questo è il tifo che dal mio punto di vista non solo allontanerà le persone per bene dallo stadio, non solo costringerà noi a far caricare sui contribuenti un onere ormai non più sopportabile, e ovviamente porterà la radicalizzazione dei confronti - ha aggiunto - Io che sono un inguaribile ottimista confido nel fatto che alla fine prevalga il buon senso, anche se purtroppo in alcuni settori il buon senso non ha cittadinanza, ma noi ci stiamo attrezzando e gestiremo come al solito e al meglio delle nostre possibilità e capacità. Ci sono professionisti impegnati domenica. Poi tireremo le somme. È chiaro che se questi signori pensano che l'unica logica è quella dello scontro credo che siano destinati non solo a farsi del male, oltre a far male agli altri, ma anche a far sì che questo stato di cose permarrà senza fine".

La tensione tra il prefetto e i tifosi è salita dopo aver deciso di apportare delle modifiche strutturali nelle curve, ossia dividendo a metà la Sud e la Nord con delle nuove barriere. " Io nemico numero uno degli ultras della Roma e della Lazio? A volte dico che questo è anche il prezzo del biglietto. Chi ha compiti di responsabilità, poi alla fin fine può diventare oggetto di queste contumelie. La cosa che mi dispiace è duplice: una è perché io non sono arrivato qui il 2 aprile con la mia prima preoccupazione di saldare le due tifoserie in una sorta di patto contro il prefetto. Io sono arrivato e c'erano delle indicazioni da parte della task force sulla sicurezza delle manifestazioni sportive. Ci era stata fatta una proposta dal questore che abbiamo vagliato - ha spiegato Gabrielli, sempre intervenendo a Radio Radio - Non esistono regole all'interno dello stadio. Ho ricevuto delle lettere da tifosi che mi dicevano che nella Curva da 8.700 posti c'erano punti dove non si riusciva a vedere la partita. Poi se le Curve diventano luoghi da 11mila persone credo che non possa andare. I comportamenti sono mutuati rispetto alle situazioni. Le barriere non le abbiamo fatto di cemento armato, non le abbiamo costruite per essere inamovibili. Se nelle Curve ritorna un comportamento corretto, che non significa stare zitti, possiamo anche trovare una soluzione. Io ho detto: 'Guardate, dimostrateci nel fatto che il tifo è soltanto la partecipazione a un evento sportivo e io per primo sono disposto a rivedere determinate posizioni", ha continuato.

L'impegno è massimo per far svolgere la partita senza disordini. "È ovvio che stiamo prendendo in considerazione che possano avvenir - ha detto Gabrielli a Sky TG24 - Da un lato la risposta sarà repressiva per tutti i comportamenti lesivi dell'ordine pubblico e della sicurezza, tutto questo poi inevitabilmente andrà a restringere gli spazi di dialogo e confronto".

Inevitabile, per il prefetto, un paragone con il calcio estero. " Ieri sera mi sono visto un po' di calcio internazionale - ha proseguito Gabriell i- La gente negli stadi d'Europa sta seduta, non occupa le vie di fuga, non ci sono immagini che vediamo nelle Curve nostrane e della Capitale. In questo Paese il concetto della responsabilità è poco frequentato e poco utilizzato, io sono responsabile in ciò che avviene nei luoghi di pubblico spettacolo. Ho una responsabilità giuridica e morale. A chi si straccia le vesti per i nuovi provvedimenti dico: ma se in Curva ci fosse stato un morto a chi andremmo a chiedere conto? Sicuramente daranno conto a me, così dice la legge - ha continuato - Mi sembra un po' surreale che nel momento in cui nella nostra città il sostantivo capitale diventa l'aggettivo per qualificare la mafia noi ci attardiamo al fatto che un numero x di persone si rifiuta di entrare nello stadio per l'introduzione di regole. Mi sembra tutto paradossale. Il tema dell'incolumità, di creare delle condizioni per ripristinare delle regole all'interno di un impianto sportivo, è solo per riportare il tifo del calcio allo stadio. Sembra quasi che ci siano delle persone che siano portatrici esclusive del tifo. Ma gli altri settore dello stadio, le persone che vanno a tifare la squadra sono tifosi di serie B? Sono persone che non hanno a cuore il destino della loro squadra? Oppure il tifo ha solo una connotazione geografica identitaria particolare? Io credo che sia anche un'offesa alla stragrande maggioranza del tifo capitolino il fatto di dire 'noi siamo i depositari del tifo'. Io trovo immorale far impiegare 1.700 uomini per una partita di calcio quando ci sono intere aree della città che non vedono una volante neanche pagandola di tasca propria".

Sul nuovo stadio della Roma ha aggiunto: " Avrà una curva da 14mila posti? Esiste una disposizione che i settori non possono essere superiori ai 10mila. Mi sembra complicato in uno stadio con una capienza di 60mila posti che ci sia una curva di 14mila. Faranno la curva a castello - ha continuato Gabrielli - Chi lo ha progettato e immaginato ha testa, anche dal punto di vista dell'impatto sulla viabilità, sulla giusta distribuzione tra il ferrato e il gommato. Io auspico che questa situazione possa trovare una positiva conclusione".

Il problema di Roma, per Gabrielli, resta che " in questa città ci sono ancora manifestazioni di tifo violento, le pungicate, gli accoltellamenti che ormai non ci sono più in gran parte di Europa e ci sono qui. E allora cominciamo a invertire l'ordine dei fattori. Io ho tre figli che tra un po' chiederanno di cambiare il cognome per le contumelie che si sentono sui social network. E tutte queste contumelie, e qui è il paradosso, nascono da un provvedimento che è volto a a garantire la sicurezza per le stesse persone che fanno del mio cognome l'obiettivo dei peggiori insulti".

La riunione del GOS (gruppo operativo sicurezza) ha stabilito l'apertura dei cancelli d'ingresso alle 13, due ore prima del fischio d'inizio, e la chiusura al traffico delle strade adiacenti allo stadio. La zona del Foro Italico sarà interamente sorvegliata, dal Ponte della musica a Ponte Milvio, per evitare possibili contatti tra le tifoserie e il regolare afflusso all'interno dell'impianto.

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