Autore Topic: Napolitano: 'Guaio Italia e' guerriglia quotidiana'  (Letto 1031 volte)

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Offline chemist

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Napolitano: 'Guaio Italia e' guerriglia quotidiana'
« : Mercoledì 30 Marzo 2011, 11:07:24 »
dall'ansa:

ROMA  - Il vero problema dell'Italia è l'attitudine della politica a dividersi, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nell'intervista pubblica alla New York University, in occasione del conferimento di una medaglia d'onore alla sua persona. Presidente,gli hanno chiesto, l'Italia vive un momento storico difficile, delicato, tra l'altro con un presidente del consiglio sotto processo. Che ne pensa? "Confermo che quello attuale - ha risposto - non è un momento facile per l'Italia e per il lavoro di un presidente della Repubblica. Io non faccio commenti su nessuna personalità politica italiana. Parlo più in generale e dico che il più grande problema della politica italiana è l'iper-partigianeria che produce una guerrigia quotidiana, rende impossibile il dialogo e il confronto, determina una delegittimzione reciproca dei competitori politici. Una situazione in cui nessuno ascolta l'altro crea un rischio di gravi divisioni e di forte indebolimento del Paese". "Il funzionamento della democrazia - ha concluso - richiede un governo forte e stabile, ma anche una opposizione forte. Io non ci posso fare nulla se a volte l'opposizione non è abbastanza forte".

Questo secondo me e' un problema piu' in generale di tutti gli italiani. Lo stesso atteggiamento si puo' riscontrare nella vita di tutti i giorni, al lavoro, sui forum, nei condomini. In misura proporzionale anche biancocelesti non ne scappa, anche se mi piacerebbe poter essere l'eccezione che conferma la regola. Sicuramente in questo luogo si sono fatti dei passi avanti, ma la strada e' ancora lunga.
Potessimo avere la creativita' italiana e l'organizzazione e il senso di stato inglesi saremmo una superpotenza..

Giglic

Re:Napolitano: 'Guaio Italia e' guerriglia quotidiana'
« Risposta #1 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 11:17:31 »
Potessimo avere la creativita' italiana e l'organizzazione e il senso di stato inglesi saremmo una superpotenza..

Secondo me, avendo conosciuto bene gli albionici, una cosa esclude l'altra. Mi spiego: se hai il culto dell'organizzazione ed un rispetto atavico per lo stato, la creatività non ti viene "spontanea". Al tempo stesso, la creatività vuol dire "think out of the box" anche - e secondo me soprattutto - in termini sociali, ossia presuppone un individualismo che fa a cazzotti con il concetto di "stato" anglosassone.
Detto questo, credo che sia più facile per noi maturare in senso civico che per loro sviluppare creatività, ma questo è strettamente personale, dovuto solo all'averci lavorato e vissuto insieme per 5 anni. Gli americani, da questo punto di vista, stanno un pezzo avanti.
Infine, ma è OT: Napolitano ha - in parte - torto secondo me. Discutere va bene se qualcuno non ti mena. Lamentarsi che c'è lotta e al tempo stesso di un'opposizione debole è una contraddizione in termini.

Offline carpelo

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Re:Napolitano: 'Guaio Italia e' guerriglia quotidiana'
« Risposta #2 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 11:30:47 »
Caro Giglic, io credo che Napolitano (e chemist) sottenda un altro discorso: il bene comune.
Si discute (al di là del come) per il bene comune o perchè bisogna per forza essere avversari?
Voglio dire: è normale avere idee diverse su quale è il modo migliore di raggiungere un obiettivo. E queste idee vanno discusse. Ma spesso si ha l'impressione che non si abbia un obiettivo, se non quello di screditare l'altro. E le "idee" sono tutte in tal senso.

Cosa che alle volte accade anche sul forum: alcune discussioni sembrano mirate contro l'interlocutore particolare e non contro le idee che esprime.

Sono invece d'accordissimo sul fatto che non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena. Ma credo che noi Italiani abbiamo ampi margini di miglioramento in quanto a senso dello stato, senza necessariamente dover raggiungere i livelli inglesi e senza compromettere irrimediabilmente tutta la nostra creatività (che si manifesta anche nel cercare di fotterci l'un l'altro, tanto per fare un esempio :D )

Offline Andre

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Re:Napolitano: 'Guaio Italia e' guerriglia quotidiana'
« Risposta #3 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 12:16:03 »
che nick ha Napolitano su Biancocelsti ?   O0
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline chemist

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Re:Napolitano: 'Guaio Italia e' guerriglia quotidiana'
« Risposta #4 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 15:52:54 »
Direi che Carpelo ha colto nel segno.
La politica italiana e' tutta volta a discreditare l'altra parte ed a cercare semplicemente l'occasione o l'appiglio per smerdare la parte avversa. E non da adesso, con Berlusconi, ma da sempre. Cosa che in piccolo accade anche su questo ed altri fora. Purtroppo la reale volonta' di far progredire ed emancipare la nazione, di migliorare le condizioni di vita e rendere piu' efficiente lo stato sono lasciati esclusivamente ad iniziative estemporanee e private, dunque isolate.
Sul fatto che creativita' e senso dello stato non siano conciliabili a causa dell'incapacita' di pensare "out of the box" in parte forse e' vero, ma se guardiamo alle invenzioni ed innovazioni americane, si puo' dire che si puo' migliorare parecchio?

Giglic

Re:Napolitano: 'Guaio Italia e' guerriglia quotidiana'
« Risposta #5 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 17:04:31 »
Direi che Carpelo ha colto nel segno.
La politica italiana e' tutta volta a discreditare l'altra parte ed a cercare semplicemente l'occasione o l'appiglio per smerdare la parte avversa. E non da adesso, con Berlusconi, ma da sempre. Cosa che in piccolo accade anche su questo ed altri fora. Purtroppo la reale volonta' di far progredire ed emancipare la nazione, di migliorare le condizioni di vita e rendere piu' efficiente lo stato sono lasciati esclusivamente ad iniziative estemporanee e private, dunque isolate.
Sul fatto che creativita' e senso dello stato non siano conciliabili a causa dell'incapacita' di pensare "out of the box" in parte forse e' vero, ma se guardiamo alle invenzioni ed innovazioni americane, si puo' dire che si puo' migliorare parecchio?

L'ultima frase, chimicuccio, ricalca quello che penso e che ho scritto io. Gli americani stanno un pezzo avanti (quantomeno hanno capito le opportunità che la creatività può dare), devono solo applicare tali pensieri quando si profila un'emergenza. Lì sono ancora terribilmente deficitari, secondo me.
Sul resto, io non credo che sia un problema di SEMPRE. I comunisti, quelli veri che fcevano paura, siedevano e discutevano con i democristiani e nessuno si sognava di demonizzare nessun altro. Anche con Craxi, le critiche erano rivolte al suo modo difare poltica da satrapo, non al suo sacrosanto diritto di farla. Ed è caduto perchè rubava, non perchè faceva una politica "pericolosa" (che poi, alla luce della storia, le due cose siano venute fuori collegate è un altro discorso).
L'estremizzazione dello scontro è avvenuta proprio col Berlusca, imho. Ha agitato uno spettro comunista (i complotti, il suo essere onnipotente, etc.) da subito (e paradossalmente quando il PCI non c'era più). Fini che ha portato il MSI in un'orbita decisamente più "parlamentare" con AN e con il resto è stato accettato direi bene senza agitare spettri fascisti (certo ad alcuni tale nomea starebbe proprio bene)
Il forum risente di questa faziosità, dove si vede chi dice più che cosa dice. E' semplicemente figlio della nostra società. E poi, questo rispetto ad altri è semplicemnte meraviglioso.

IB

Re:Napolitano: 'Guaio Italia e' guerriglia quotidiana'
« Risposta #6 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 17:47:48 »
Bellissima e giustissima intervista di Umberto Eco sull'Italia e gli italiani.

http://www.lemonde.fr/week-end/article/2011/03/18/umberto-eco-l-italie-c-est-avant-tout-une-langue_1494120_1477893.html

Se non la capite ve la traduco domani che mo c'ho da fa.