Autore Topic: Il doppio ex Belleri: "Sarà una bella sfida. Reja ha preparato bene l'Atalanta"  (Letto 604 volte)

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28.10.2015 15:00 di Redazione TuttoAtalanta.com

“Non deve più esserci differenza tra giocare in casa o fuori”. Chiaro il messaggio di Stefano Pioli. Contro il Torino, la Lazio si è resa protagonista di una grande prestazione. Ora serve però un segnale in trasferta. Per una stagione positiva, la Lazio non può prescindere dai risultati ottenuti lontano da Roma. Il tour de force che porterà fino al derby dell’8 novembre inizia dall’Atalanta. Per parlare dei temi legati alla gara di Bergamo, abbiamo contattato in esclusiva il doppio ex Manuel Belleri. Che è intervenuto direttamente da Tokyo, dove da cinque mesi si è spostato per motivi lavorativi. Dopo quasi 300 presenze nel professionismo con diverse maglie (Lumezzane, Empoli e Udinese tra le altre), l’ex difensore di Gardone Val Trompia gestisce oggi infatti una Scuola Calcio in Giappone per il Milan. 

Da doppio ex, che gara prevedi contro l'Atalanta?
“Sarà una gara molto difficile. L’Atalanta è sempre stata una formazione molto ostica e preparata bene. Ho avuto la fortuna di vedere alcune partite anche da qui. La Lazio dovrà stare molto attenta, affrontando la sfida con la dovuta concentrazione. In questo modo potrà giocare un buon incontro e ottenere i tre punti. La squadra di Pioli è superiore, a patto però che non sbagli l’approccio”.

Una squadra, quella di Pioli, che dovrà fare ancora i conti con assenze importanti...
“È un argomento molto particolare. In vari momenti della stagione, per infortuni e squalifiche, la Lazio ha dovuto far fronte a diversi indisponibili. In questi momenti c’è bisogno dell’intera rosa a disposizione. Alla lunga però la differenza possono farla proprio quei giocatori impiegati meno. Dovranno farsi trovare pronti per aiutare il gruppo a mantenere un rendimento costante, nonostante la mancanza dei titolari”.

Pensi che la presenza a Bergamo del duo Reja-Bollini possa portare vantaggi ai nerazzurri?
“Possono rappresentare un valore aggiunto. Operano in una società ben organizzata e sono due persone di spessore. Sicuramente, conoscere le varie caratteristiche di molti calciatori e i lori movimenti, non può che essere un grande vantaggio. Durante la settimana sono convinto che abbiano lavorato molto su quelli che ritengono essere i punti deboli degli avversari, concordando con i giocatori specifici accorgimenti tattici”.

Dove ritieni invece che i romani possano far male agli orobici?
“Ci sono tanti punti di forza. L’hanno dimostrato in queste ultime partite. La squadra, se entra in campo con la consapevolezza dei propri mezzi, con spirito di sacrificio e cattiveria agonistica, può fare un’ottima partita. Il tasso tecnico è diverso rispetto a quello dell’undici di Reja e per questo la Lazio ha grandi possibilità di ottenere un successo”.

Che ricordi hai di queste due piazze? Da giocatore nel 2007 ci fu il tuo passaggio in prestito proprio dalla Lazio alla Dea...
“A Roma ho vissuto degli anni stupendi. Ho ricordi bellissimi, i tifosi erano fantastici. È stata un’esperienza molto positiva, la squadra ha fatto bene e anche a livello personale sono partito col piede giusto. Sono andato subito a segno (contro il Tampere United nel luglio 2005 in Intertoto, ndr) e sono sicuro che la gente mi abbia apprezzato per l’impegno e l’applicazione che avevo in campo. Anche a Bergamo ho fatto una buona annata con Delneri. È una piazza molto calda, facemmo un buonissimo campionato. Lego emozioni piacevoli ad entrambe le squadre, ma i momenti con la Lazio sono stati strepitosi. Città e tifoseria sono uniche”.

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