www.corrieredellosport.itdi Fabrizio Patania
Comunicazioni interrotte tra le società da domenica: i liguri, a un passo da Meret, aspettano che Lotito presenti l’offerta da 2,5 milioni per il cartellino ROMA - Tutti in attesa, giocando a nascondino. E’ calato il gelo tra Spezia e Lazio nel nome di Provedel, tenuto in pugno da Lotito, titolare nei pensieri di Sarri, ancora ostaggio di Gotti. Non è stato liberato, raccontano dal Golfo dei Poeti, perché la società biancoceleste non avrebbe presentato l’offerta nei termini concordati una settimana fa: 2,5 milioni di euro per il cartellino del portiere friulano senza bonus, modalità e formula di pagamento da definire. Ultimi contatti tra società, dicono, risalenti a domenica scorsa, quando l’agente di Provedel si trovava a Formello e ha raggiunto una piena intesa con la Lazio. Secondo lo Spezia, Lotito giocherebbe al ribasso: 2 milioni e 200 mila di bonus, non più 2,5 pieni. E non avrebbero ricevuto l’offerta formale.
In pugno
Da Villa San Sebastiano, al contrario, il presidente della Lazio fa sapere di essere in attesa e di aver fatto quello che doveva. Non dipenderebbe più dalle sue mosse. Ci sono tante verità, infinite contraddizioni e un obiettivo comune: chiudere l’operazione al miglior prezzo possibile. Lotito sta lavorando su Provedel da un mese. I tempi lunghi, preso Maximiano, non lo spaventano. Lo Spezia rischia di perderlo a zero. Semmai ci potrebbe rimettere il ragazzo se l’operazione saltasse. Anche perché i liguri si sono cautelati con Meret. Affare a buon punto e in dirittura d’arrivo entro il week-end. Il Napoli gli prolungherà il contratto e lo cederà in prestito. Occhio alle manovre di Giuntoli, deve prendere due portieri. Il titolare è Kepa, il vice doveva essere Sirigu (a suo tempo nel mirino di Tare), sta provando a inserirsi per Provedel. Solo interferenze al momento. Ivan vuole la Lazio, non tradirà. A Napoli farebbe il vice. A Formello c’è un percorso ben preciso, garantito da Sarri, e può giocarsela.
Muro
Lo Spezia non subordina la cessione di Provedel all’arrivo di Meret. Operazioni slegate. E la Lazio, dicono, può chiuderlo in un minuto se garantisce 2,5 milioni (di cui il 50% da girare all’Empoli). La telenovela sta diventando stucchevole. Del quadro fanno parte le stranezze del direttore Pecini. Non parla con nessuno o quasi, non risponde al telefono. Lotito tiene i contatti con Corradino, il vicepresidente. Un mese senza comunicare con il responsabile del mercato dello Spezia. Eppure aveva provato a chiamarlo, senza ricevere risposta. Difficoltà ulteriori, ma l’operazione è ancora in piedi. Provedel si è promesso alla Lazio e non cambierà linea. Lotito lo vuole portare a casa, Sarri lo aspetta. C’è fiducia a Formello, ben sapendo come sul mercato in un attimo possa cambiare tutto. Con lo Spezia le tensioni erano nate un mese fa, quando Ramadani (non più vicino a Sarri) ha fatto saltare Falcone, finito al Lecce, all’epoca erede designato. Poi è saltato Dragowski. Ora è spuntato Meret dal Napoli. Lotito deve fare attenzione: sta trovando un muro che non riesce a saltare.
Alternative
C’è un altro aspetto. La Lazio potrebbe lavorare su altri portieri. Certo senza spendere cifre superiori se il problema è quello. Sirigu, svincolato, non ha ancora trovato sistemazione. Terracciano (Fiorentina) va escluso: zero possibilità. Chissà Dragowski (altro in scadenza 2023), ma Pradé chiede 4 milioni: un’esagerazione. Sportiello (Atalanta) non sembra una soluzione attraente, ma potrebbe avere un senso. Altrimenti la solita sorpresa dall’estero, specialità di casa Lazio, tenuta segreta. Non resta che attendere.