Tornando al discorso iniziale, i miliardari arabi, sauditi in testa, non spendono un centesimo per accogliere i loro correligionari profughi, ma investono vagonate di petrodollari per costruire moschee, madrasse e scuole coraniche in occidente.
Chissà perché, eh?
Cosa facciano i miliardari sauditi - genia con cui peraltro l'Occidente si trova assai più a suo agio che con gli Assad o i Mossadeq - mi pare collaterale rispetto al caso in questione. Non credo che paesi e individui che a fine anni '30 e durante la guerra accoglievano gli ebrei si facessero problemi sulle spese che per tale opera sostenevano i Rotschild & c.
Se invece vuoi dire che bisogna ridisegnare tutta la politica e le (presunte) alleanze che abbiamo nel medioriente allora sono d'accordo.
Resta comunque che i paesi confinanti (Turchia, Libano, Giordania) ospitano da anni milioni di rifugiati senza che l'Europa abbia fornito loro che ben poche risorse, sia finanziarie che logistiche: l'attuale fiumana deriva - anche - da questa latitanza