www.iltempo.itPioli: «Pretendo una reazione dalla squadra Il mercato? I rinforzi saranno gli infortunati»di Daniele Palizzotto
Deluso, un po’ stizzito dalle critiche ricevute e senza dubbio frastornato. Ma combattivo. L’eliminazione dalla Champions League è troppo recente per essere dimenticata, ma Stefano Pioli prova a farlo in qualche modo. Stasera alle 20.45 la sua Lazio torna in campo allo stadio Bentegodi contro il Chievo Verona e la posta in palio è ben più alta dei tre punti a disposizione: alla vigilia della prima sosta del campionato, due lunghe settimane dedicate alle nazionali, un’altra sconfitta alimenterebbe il malumore della piazza e renderebbe difficile un compito già complesso, restituire fiducia a una squadra che ha fallito il principale obiettivo stagionale. La Champions rappresentava il sogno della Lazio da otto anni, il ko contro il Leverkusen non è facile da dimenticare per ammissione dello stesso Pioli: «Abbiamo preso una brutta botta - ha dichiarato il tecnico emiliano alla vigilia della sfida al Chievo - avevamo davanti un grande sogno e non siamo riusciti a conquistarlo perché non siamo ancora pronti per quei livelli. Ora abbiamo due possibilità: o ci piangiamo addosso o ci rimbocchiamo le maniche e ripartiamo. Giovedì avevamo un po’ la testa bassa, poi però nei miei giocatori ho visto sguardi e atteggiamenti giusti: a Verona dobbiamo mettere in campo il nostro carattere, mi aspetto, anzi pretendo una reazione».
Inutile attendere regali di mercato dalla società, Pioli lo ha capito. Aveva chiesto un attaccante, il presidente Lotito gli ha regalato Stefano Mauri, un reintegro low cost per le casse biancocelesti. Le perplessità espresse dopo la sconfitta col Bayer al ds Tare non hanno cambiato la situazione e allora al tecnico emiliano non resta che lavorare con i giocatori a disposizione: «Il mercato chiude lunedì, la società vedrà cosa fare, ma io faccio l’allenatore e sono concentrato sul Chievo - ha spiegato Pioli - Dobbiamo stringere i denti, nessuno poteva immaginare così tante assenze (Biglia, Klose, Djordjevic e Marchetti, ndc). La pausa per le nazionali ci aiuterà a recuperare gli infortunati e Mauri potrà ritrovare la condizione: questi possono essere considerati acquisti».
Un po’ poco per i tifosi, ma l’obiettivo primario del club nelle ultime ore del mercato è difendere i big, da Keita (corteggiato dal Bayer Leverkusen ma anche da Watford e Rennes) a Biglia fino a Felipe Anderson, sul quale dopo il Manchester United potrebbe piombare anche il Wolfsburg. E magari piazzare in qualche modo gli esuberi Konko e Cana (sull’albanese c’è il Nantes, se parte può arrivare Andreolli dall’Inter).
Problemi della società, in ogni caso. Pioli adesso è concentrato sul Chievo, reduce dalla vittoria sul campo dell’Empoli al debutto in campionato. «Sarà un avversario ostico - ha osservato il tecnico emiliano - ma io conto sul riscatto dei miei giocatori per portare a casa i tre punti. Dobbiamo dimostrare il nostro valore, voi giudicateci con obiettività: non puoi essere un fenomeno un giorno e un pirla il successivo. La scorsa stagione abbiamo fatto qualcosa di straordinario, siamo partiti da un nono posto e abbiamo conquistato la Champions: l’esperienza nel preliminare ci aiuterà, ora concentriamoci perché anche questa stagione deve essere positiva. Cosa succede ad Anderson? Deve maturare: ora gli avversari lo conoscono, deve imparare a variare il suo gioco. I nuovi si stanno inserendo, hanno bisogno di tempo ma Hoedt può essere già pronto. Cataldi? Ha avuto un’estate difficile con prestazioni non buone, ma sta crescendo». Oggi probabilmente tornerà in campo in una partita molto importante per la Lazio.