www.corrieredellosport.itdi Xavier Jacobelli
Le parole della stella serba ad Auronzo rincuorano i tifosi biancocelesti mentre Sarri sta costruendo la squadra dei sogni: un mix fra esperienza e talento, congeniale al 4-3-3 del tecnico toscano. Due titolari per ogni ruolo e se MIlinkovic rimane per davvero, le ambizioni laziali di qualificazione alla Champions diventerebbero sempre più concrete "Mi raccomando, ci vediamo allo stadio Olimpico". Le parole di Milinkovic Savic sono state registrate allo stadio Zandegiacomo di Auronzo di Cadore da Michela Catena per cuoredilazio.it e sono parole significative. Cito testualmente: "Ma ci vediamo di sicuro allo stadio Olimpico?" chiede un astante. E il serbo: "Certo che ci vediamo lì, dove altro sennò?". La sortita del campione rincuora i tifosi biancocelesti, sempre più speranzosi che questa sia l'ottava stagione consecutiva nella capitale del ventisettenne nato a Lleida, in Spagna mentre Sarri in ritiro sta costruendo la squadra dei sogni, un mix fra esperienza e talento, congeniale al 4-3-3 del tecnico toscano.
Lazio, la prima volta
Ha annotato stamane Fabrizio Patania sul Corriere dello Sport con l'acume che sempre contraddistingue le sue analisi: "C'è un dato oggettivo. Lotito ha seguito il tecnico, scegliendo rinforzi congeniali al sistema di gioco. Mai successo in casa Lazio. Tare comprava. Poi toccava a Inzaghi, Pioli, Petkovic e Reja trovare un assetto e una posizione ideale ai nuovi. E' capitato anche a Milinkovic e Luis Alberto, parlando (non a caso) dei più forti, arrivati a Formello senza un ruolo preciso. E' una rivoluzione, dettata dalla convinzione che Sarri riesca a garantire un valore aggiunto". Qui sta il senso dell'estate laziale, imperniata sulla realizzazione di un progetto tecnico che parta dall'irrobustimento difensivo, per migliorare sensibilmente la retroguardia che nell'ultimo campionato ha incassato 58 gol in 38 partite, risultando la decima del torneo. L'arrivo di Romagnoli equivale all'investitura del nuovo leader della difesa, con Casale particolarmente atteso al salto di qualità, fortemente voluto con il trasferimento nella capitale. A centrocampo, le referenze dezerbiane sul conto di Marcos Antonio costituiscono un corroborante biglietto da visita per l'ex Shakhtar, chiamato a dettare i tempi del gioco e forte della presenza di Milinkovic che sarà l'unico nazionale della Lazio a partecipare al mondiale in Qatar. In attacco, non c'è soltanto Sarri curioso di vedere l'effetto che farà Matteo Cancellieri, 20 anni, da Mancini lanciato in Nazionale il 4 giugno scorso (Italia-Germania 1-1, Nations League). Alla scuola di Immobile (182 gol nella Lazio, uno dei più forti attaccanti in circolazione), trarrà grande giovamento. Anche il ct ci conta.
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