www.sslazio.itAl termine dell’allenamento mattutino, il preparatore atletico Davide Ranzato è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 Sky:"Sono contento, i ragazzi conoscono già i nostri metodi di lavoro. Lo scorso anno c'era più timore, il non sbagliare, l'essere attenti ai dettagli. Quest'anno invece è più facile perché i ragazzi conoscono le nostre metodologie, il bilancio è dunque positivo perché siamo come una famiglia. Quest'anno abbiamo predisposto la palestra in un modo simile ma con dettagli in più. La metodologia di lavoro non cambia, la squadra ha un tipo di lavoro già programmato. In palestra può lavorare in modo specificico individuale, così che ognuno possa essere pronto per il campo.
Dentro la palestra i ragazzi sono come macchine di Formula 1, cerchiamo di trovare il loro assetto migliore. Nei tre giorni a Formello abbiamo svolto dei test isometrici per vedere gli assetti di forza sui vari distretti muscolari, poi ne abbiamo fatti altri di potenza aerobica e nei prossimi giorni ce ne saranno altri posturali: crediamo molto sull'equilibrio per sviluppare la potenza. Quest'anno abbiamo anche inserito un podologo ed un dentista, così da poter intervenire in modo dettagliato sulle cose da migliorare su ogni calciatore. Questo aiuta anche la prevenzione sugli infortuni, le strutture dei ragazzi sono completamente diverse ovviamente. Così in palestra cerchiamo di lavorare su quelli che sono i loro movimenti specifici, cerchiamo di vedere quelle che sono le loro lacune.
Lo scorso anno Romero aveva una struttura in fase di crescita, così abbiamo inserito più lavori muscolari per fargli prendere più chili. Luka è molto determinato, ha molta fame di arrivare. Dal punto di vista applicativo non bisogna spiegargli niente, lavoriamo per non fargli perdere l'esplosività. Un dato che mi ha colpito è che lo scorso anno pesava 60 kg, quest'anno ne ha presi 7 di muscoli. Nei test ha inoltre migliorato la forza del 35%, un dato incredibile in un anno.
Si può sempre migliorare, parlo in generale, il primo concetto sui cui mi batto è l'aspetto della flessibilità posturale, ti permette di recuperare meglio ed essere più efficace in campo. Altri aspetti poi vanno in base alla struttura. Quest'anno ovviamente sarà anomalo per la sosta invernale, sicuramente potrebbe esserci una fase prima di stacco e successivamente un lavoro programmato nei vari reparti. Individualmente, quando i ragazzi staccano, cerchiamo di stilare un programma per farli arrivare preparati.
Con Casale bisogna ancora effettuare alcuni test, non bisogna spiegargli niente: è sempre presente prima e dopo gli allenamenti, ha una struttura fisica formidabile. Ci sono poi dei dettagli da lavorare sull'aspetto coordinativo e reattivo, quello che chiede il mister per il suo gioco. Per il resto, sembra già un ragazzo pronto. La vita fuori dal campo è importante, fortunatamente abbiamo grandi professionisti.
Dormire e mangiare bene è fondamentale, sono cose fuori dal nostro controllo ma abbiamo dei ragazzi splendidi. D'altronde per loro è lavoro, sarebbe controproducente non farlo. Deve sempre esserci la voglia di affermarsi, di raggiungere un obiettivo. Senza, non arrivi in alto. Molti test atletici di calciatori a riposo ci hanno sorpreso, quando un giocatore è un professionista sa allentare nel modo giusto".