www.laziopolis.itFinisce con le lacrime la stagione della Primavera biancoceleste. Una sconfitta che lascia tanto amaro in bocca. I ragazzi di Inzaghi ci sono andati vicinissimi a quello scudetto, un titolo che avrebbero senz’altro meritato. Ma nonostante il risultato negativo ci sono solo complimenti e parole incoraggianti per questo gruppo. Ottima la prestazione di Murgia, bene anche tutto il reparto difensivo, con un Guerrieri in versione para-tutto. Pesano tantissimo gli errori dal dischetto di Palombi e Pollace.
Guerrieri 7.5 Prestazione superba, da fuoriclasse. Se la Lazio riesce ad arrivare fino ai rigori il merito è anche dei suoi guantoni: tiene a galla il risultato con almeno tre interventi che equivalgono a dei miracoli. Ha anche il merito di respingere un rigore. Meritatissimo il premio come miglior giocatore della Final Eight.
Pollace 6.5 Nella prima frazione ha tanto lavoro nell’uno contro uno con Morra, ma è bravo nel riuscire a contenere la vivacità dell’attaccante. Fa avanti e indietro sulla destra, come se di polmoni ne avesse tre. Solito spirito di sacrificio per il capitano.Purtroppo il suo errore dal dischetto costa lo scudetto.
Mattia 6.5 E’ il solito muro, sempre attento e pulito negli interventi. Pericoloso anche in un paio di circostanze sugli sviluppi di calcio d’angolo, ma il portiere granata gli sbarra la strada con un’ottima parata nella ripresa.
Prce 7 Il suo grande stacco di testa pareggia i conti ad un quarto d’ora dal termine. Ottima prestazione come al solito al centro della difesa, freddo dal dischetto in occasione della lotteria dei rigori
Seck 6.5 Trova sempre i tempi giusti sia in fase difensiva che offensiva.Vivacissimo in fase di spinta, in velocità non si lascia mai superare. Preziosissimi i suoi tanti palloni recuperati.
Pace 6 Solita diga davanti alla difesa, gioca tantissimi palloni. Dà il via alle azioni spezzando il ritmo e recuperando palla in mezzo al campo. Esce stremato perchè ha dato tutto quello che aveva nonostante la condizione non al top. Ha grinta da vendere.
Verkaj 5.5 Pochi spunti, rallenta la manovra e non dialoga con gli attaccanti. Si vede poco. Lascia il campo a Condemi al 7′ della ripresa.
Murgia 7 Che personalità il numero 10 biancoceleste. Lucido anche nei momenti più delicati del match, bravissimo in fase di ripiego. Assume i gradi di condottiero quando bisogna impostare il gioco. Il gol di Prce nasce dal suo calcio d’angolo.
Palombi 6 Nel primo tempo si fa vedere con una bella conclusione al volo, mentre in chiusura di tempo è egoista a non servire il liberissimo Murgia. Bravo nelle sponde aeree, nel primo tempo supplementare sciupa l’occasionissima a tu per tu con Zaccagno. Il suo errore nella lotteria dei rigori indirizza lo scudetto sulla strada di Torino.
Fiore 5.5 Fa sportellate con i difensori cercando di aprire gli spazi. Tuttavia è poco incisivo e lascia il campo a Rossi ad inizio ripresa.
Tounkara 6.5 E’ ottimo l’impatto sul match, ha voglia e nei primi minuti è imprendibile. Con il passare dei minuti pecca un po’ di leziosità ma crea tante occasioni da gol. Nel primo tempo solo un miracolo del portiere granata gli nega la gioia del gol. Con le squadre stanche, tenta spesso la botta da fuori. Freddissimo dagli 11 metri.
Rossi 6.5 E’ l’asso nella manica di Inzaghi, si sa. Appena entrato dà subito vivacità all’attacco. Ha due ottime occasioni, ma in entrambi i casi Zaccagno risponde presente. I difensori torinisti lo soffrono: è sempre pericoloso quando la palla giunge dalle sue parti. Il prossimo anno sarà quello della sua consacrazione in Primavera.
Condemi 6.5 Che cuore questo ragazzo. Un leone in mezzo al campo, lotta su ogni pallone e dà il suo solito contributo quando la partita entra nella fase più delicata.
Silvagni 6.5 Mette la sua freschezza al servizio della squadra. Il palo colpito a 30” dalla fine grida ancora vendetta.
Inzaghi 7 Il voto dell’artefice di questo grande gruppo non può che essere alto. Ha trasmesso ai ragazzi la sua grinta e la sua fame di risultati. Nonostante la sconfitta odierna, la stagione della sua squadra è da incorniciare, con la vittoria di due trofei sui tre disponibili.