Autore Topic: PRIMAVERA - Sorpasso Lazio, poker al Livorno: il secondo posto è biancoceleste  (Letto 603 volte)

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di Daniele Rocca

Missione compiuta: la Lazio travolge il Livorno e conquista il secondo posto in classifica. Partita di nervi dei ragazzi di Inzaghi che hanno iniziato il match consapevoli della chance che li aspettava. Durante la mattina, il Bari è crollato a Catania, l’occasione sorpasso è troppo ghiotta per non essere sfruttata. L’inizio è col freno a mano tirato, ma è solo la quiete che precede la tempesta. Nel secondo tempo i biancocelesti dilagano, calano il poker senza lasciare diritto di replica agli amaranto. Tutto facile, anche troppo.

SOSPIRO DI SOLLIEVO - Primo tempo brutto, scorbutico, si salva solo il risultato. Nei primi venti minuti di gioco, la superiorità del Livorno in mezzo al campo mette in seria difficoltà la mediana biancoceleste, sempre in ritardo. L’assenza di Murgia pesa eccome: poca fantasia, poca precisione. Le gambe non girano come dovrebbero, forse tremano un po’ pensando alla chance sorpasso. Nella seconda metà del primo tempo, riecco la Lazio di Inzaghi: il sole fa capolino tra le nuvole. La prima vera palla gol arriva al 42’ e capita sui piedi di Pace, poco  lucido in fase conclusiva. Ma sono solo le prove generali. Altra palla inattiva, altra occasione laziale. Cirelli respinge le conclusioni di Palombi prima, e Milani poi,  ma non può nulla sulla botta a colpo sicuro di Lorenzo Pace. L’autolesionismo degli Inzaghi Boys si interrompe così a una spanna dal duplice fischio.

TUTTO FACILE – E’ tutta un’altra Lazio quella che rientra sul terreno di gioco. Si è scrollata di dosso l’ansia da prestazione. Come se non bastasse, l’espulsione di Stoppini spiana la strada ai biancocelesti. Palombi si risveglia da un letargo che durava tre mesi: il primo gol arriva da calcio di rigore (conquistato da Verkaj), il secondo su gentile concessione di Silvagni. Ma il tre a zero non sembra bastare alla squadra di Inzaghi che vogliono sfruttare la superiorità numerica fino in fondo. Il punto del poker capita ancora sul destro di Palombi: la sua conclusione viene deviata dal portiere amaranto e spinta in fondo alla rete dallo sfortunato Morelli. Da lì in poi è la sagra dell’individualismo. Silvagni e Borecki tirano da tutte le posizioni, Tounkara e Rokavec tentano dribbling a raffica. Conta poco o niente, l’importante sono  i tre punti e il sorpasso ai danni del Bari: il secondo posto è biancoceleste.

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