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Il tecnico: "Sapevo di avere una grande squadra: visto Klose e Biglia che esempio?"Male che vada, la Lazio di Pioli si giocherà la Supercoppa con la Juventus, bene che vada se la giocherà lo stesso, ma dopo aver vinto la Coppa Italia, sempre gara secca coi bianconeri. Lo scorso anno di questi tempi era un tecnico disoccupato, ultima squadra allenata il Bologna, che quando Lotito puntò su di lui era scesa in serie B: in panchina c'era un altro ex laziale, Davide Ballardini, ma la macchia era rimasta anche a lui. Quest'anno ha cancellato tutto, con una rimonta strepitosa: stasera ha eliminato il Napoli in semifinale di Coppa Italia, in campionato è reduce da 7 vittorie di fila, e domenica riceverà l'Empoli, che sarà pure una squadra che si è tolta parecchie soddisfazioni, ma in classifica ha 33 punti, contro i 55 di biancocelesti. Che, con la Roma impegnata a Torino, continuano a sognare un clamoroso secondo sorpasso al secondo posto: un solo punto tra le due formazioni, erano 29 lo scorso anno. L'allenatore della Roma è lo stesso, quello della Lazio è cambiato, e per molti Allegri contro Pioli, oltre che la finale di Coppa Italia, sarà una sfida tra i tecnici che hanno fatto meglio quest'anno, entrambi subentrando tra lo scetticismo generale.
MERITO ALLA SQUADRA — Ma l'ex allenatore del Bologna non vuole prendersi i meriti: "Credo vada sottolineata la prestazione della squadra: abbiamo sofferto e lottato contro un avversario molto forte. Sono molto soddisfatto dei miei giocatori, non era facile vincere qui". Suo il cambio decisivo: fuori Candreva dentro Lulic. "Avevo tante possibilità di scelta, volevo rimanere equilibrato in avvio di gara per non subire l'avversario, sono partito con un vertice basso, e tanti giocatori importanti in panchina. Poi abbiamo capito che si poteva osare di più, e lo abbiamo fatto. Già dall'inizio del ritiro sapevo di avere una squadra con grandi qualità, la conferma l'ho avuta col rientro di quelli che avevano fatto i Mondiali. Grandi valori tecnici ma anche tanti valori umani. Centrato un obiettivo importante, ma non abbiamo ancora vinto niente. Dobbiamo portare a casa il massimo da questa stagione. Meglio arrivare davanti a lla Roma o vincere la Coppa (Tare preferisce il sorpasso, ndr)? Preferisco portare a casa il massimo pensando partita per partita: ragionando così siamo arrivati a questo punto, credo sia il caso di continuare così. Napoli e Lazio hanno valori molto simili, ma noi siamo solo all'inizio del nostro percorso. Campioni come Klose e Biglia hanno dato l'esempio, con grande sacrificio. Stasera torniamo in pullman, domani a Formello abbiamo allenamento".
TARE — "Siamo arrivati in finale e vogliamo vincerla - spiega Tare - ma arrivare in Champions senza preliminari è un obiettivo molto importante per noi. Per cui se me lo chiedete ancora, vi rispondo di nuovo che preferisco arrivare davanti alla Roma, al secondo posto. Abbiamo nove finali da giocare, in campionato". E una di Coppa Italia, fresca fresca.
