Autore Topic: La Lazio cala il settebello  (Letto 623 volte)

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La Lazio cala il settebello
« : Domenica 5 Aprile 2015, 10:33:29 »
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Settima vittoria consecutiva e terzo posto consolidato (+6 sulla quarta) Apre Klose, pari di Sau poi il Cagliari si arrende ai gol di Biglia e Parolo

di Luigi Salomone

E sono sette. Una Lazio pratica e spettacolare nei momenti decisivi, passa anche a Cagliari centrando il settimo successo consecutivo. I biancocelesti consolidano il terzo posto, guadagnano tre punti sul Napoli sconfitto all’Olimpico dalla rediviva Roma e sulla Sampdoria battuta dalla Fiorentina, ora quarta, sei lunghezze sotto la Lazio. Mancano nove gare, è un bel vantaggio per la volata Champions che è appena cominciata. È chiaro che ora nessuno si accontenta più della qualificazione in Europa League (quasi raggiunta) e la voglia di accomodarsi al banchetto della coppa dalle grandi orecchie ha preso il sopravvento su qualsiasi ragionamento.

Tant’è, non ci sono motivi per dubitare che Pioli ci proverà fino all’ultimo dopo le ultime convincenti prestazioni. Anche a Cagliari, nonostante il trappolone preparato da Zeman, è finita male per l’avversario biancoceleste di turno. Gara un po’ più confusa rispetto ad altre volte, più per demeriti degli attaccanti laziali incapaci di chiudere il conto in anticipo che per la bravura della difesa sarda.

Dopo mezz’ora equilibrata condita dal clamoroso gol fallito da Mauri a due passi da Brkic, si accende Felipe e devasta la fascia sinistra di Zeman: rifinitura del capitano per il nono gol di Klose in campionato. Tutto fatto? Nemmeno per sogno, la Lazio si complica la vita, prima è salvata dal palo sulla punizione di M’Poku (bravo Marchetti), poi il portiere non può nulla sul tiro di Sau deviato da Mauricio. Qui esce fuori la Lazio migliore, quella capace di non arrendersi alle avversità ma di reagire da grande squadra quale sta diventando. Pioli ci mette del suo con due cambi salutari: dentro i giovani Cataldi e Keita al posto di Mauri (sciupone) e Candreva. Proprio l’attaccante spacca di nuovo la sfida guadagnandosi due rigori (sul secondo espulso Diakité) fischiati dall’incerto Rocchi: Biglia segna il primo, ma tira in curva il secondo tenendo in vita il Cagliari. Che fa poco per pareggiare e così, dopo aver sbagliato tanto davanti a Brkic, serva una punizione di Parolo a chiudere il match. Settima vittoria, diciassette gol segnati e solo due subiti in questa serie fantastica.

Evitata l’imboscata sarda, la stanchezza per i tredici nazionali che avevano trascorso la sosta in giro per il mondo, altri tre punti in classifica e la convinzione crescente che possa essere l’anno giusto per tornare nel grande calcio. Incantano i giovani, Felipe è sempre decisivo, Klose sembra abbia dieci anni di meno, Parolo e Biglia due centrocampisti di qualità europea. Se ci aggiungi la bravura di Pioli che non pretende più l’assalto a mille all’ora per novanta minuti, ma preferisce gestire le partite anche attingendo dalla panchina ecco spiegato il mix perfetto creato dal duo Lotito-Tare. Adesso c’è la Coppa Italia da onorare mercoledì poi domenica l’Empoli (senza Mauricio e Basta che saranno squalificati dopo il giallo di ieri)in un Olimpico che si annuncia di nuovo pieno di passione: la Lazio ci crede davvero.

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