Autore Topic: Assalto per l’Europa  (Letto 533 volte)

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Assalto per l’Europa
« : Domenica 22 Febbraio 2015, 10:39:29 »
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I biancocelesti ospitano il Palermo di Vazquez e Dybala. Pioli: "Mi aspetto una grande gara, ora bisogna accelerare".

di Daniele Palizzotto

Una grande prestazione. Questo si aspetta Stefano Pioli oggi all'Olimpico, dove la Lazio riceverà il pericoloso Palermo. Una grande prestazione per dare continuità alla vittoria ottenuta domenica scorsa sull'Udinese, restare agganciati al treno per il terzo posto e allontanare le squadre genoane, ieri fermate dal maltempo.

Anche stavolta Pioli dovrà fare i conti con un problema dell'ultima ora: dopo aver svolto l'intero allenamento venerdì, Basta è stato nuovamente assalito dall'influenza gastrointestinale che lo aveva tenuto lontano da Formello per tutta la settimana. Ma le defezioni non spaventano l’allenatore biancoceleste: «Preparare questa partita per me è stato facile - ha ammesso Pioli - i giocatori hanno lavorato bene, l'atteggiamento come sempre sarà fondamentale e io mi aspetto una grande prestazione. Ora bisogna spingere sull'acceleratore».

Nonostante le difficoltà in trasferta, dove ha raccolto finora appena 8 punti vincendo solo a San Siro contro il Milan, il Palermo va rispettato. «È un avversario di alto livello - ha sottolineato Pioli - una rivelazione importante del nostro campionato che la scorsa settimana ha messo sotto il Napoli, la squadra più in forma. Il Palermo sta bene in campo e ha calciatori di qualità davanti. Nella gara d'andata Iachini ha giocato con due punte, ora schiera un solo attaccante e un trequartista a sostegno: abbiamo studiato pregi e difetti dei nostri avversari e vogliamo fare la gara come sempre, essere aggressivi, vincere tanti contrasti e portare a casa i tre punti».

Nonostante la pioggia e il blocco del traffico per la domenica ecologica (ieri il Comune ha posticipato l'inizio dello stop pomeridiano ai mezzi inquinanti dalle 16.30 alle 17.30 per permettere il deflusso dallo stadio), oggi all'Olimpico sono attesi circa 30mila spettatori e la Lazio non vuole deluderne le aspettative. «Noi ora non pensiamo al terzo posto, ma dobbiamo avere un'ambizione: provare a vincere tutte le partite. Da qui a fine campionato ne mancano quindici - ha osservato Pioli - più tre gare di Coppa Italia. Sì, tre, avete capito bene, perché vogliamo arrivare fino in fondo, dunque alla finale del 7 giugno».

L'obiettivo stagionale è chiaro, lo sconcerto per i disordini provocati nella capitale dai tifosi del Feyenoord ancora forte («Le istituzioni dovrebbero farsi trovare pronte - ha dichiarato Pioli - non possiamo vedere cose del genere in una città come Roma») così come l'amarezza per la situazione del Parma, città natale del tecnico biancoceleste: «È impensabile che una società di serie A non sia in grado di scendere in campo, non ha senso. Non bisogna arrivare a queste situazioni, ci sono soggetti preposti al controllo».

Sul sogno scudetto, ritenuto possibile dal direttore sportivo Igli Tare entro tre anni, Pioli non mette limiti: «La Lazio si sta attrezzando per raggiungere questi livelli - ha riconosciuto il tecnico emiliano - la struttura e la programmazione sono importanti, così come la mentalità, l'ambiente e la qualità dei giocatori. Lo scudetto non può essere un obiettivo immediato, ma la società sta lavorando bene». Una promessa per il futuro. Oggi, però, bisogna battere il Palermo.

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