Autore Topic: Aggrappati a Klose  (Letto 480 volte)

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Aggrappati a Klose
« : Domenica 1 Febbraio 2015, 11:21:24 »
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Alle 15 il tedesco guida l’attacco a Cesena Pioli avverte: non dobbiamo distrarci

di Daniele Palizzotto

Tre punti per continuare a sognare la Champions. Accolto il doppio successo sul Milan, oggi alle 15 la Lazio fa visita al Cesena, penultimo in classifica dopo 20 giornate, per proseguire la rincorsa al terzo posto. Uscire dal Manuzzi senza i tre punti è vietato, la differenza tecnica tra biancocelesti e romagnoli è troppo grande, come dimostrano anche i numeri bianconeri: 12 punti raccolti in 20 partite (6 contro il Parma ultimo in classifica) e una sola vittoria tra le mura amiche, con 10 gol fatti e ben 20 subiti.
Non bastassero le disastrose statistiche del Cesena, c'è l'ottimo stato di forma della Lazio a rendere la partita del Manuzzi ancor più sbilanciata. Eppure Pioli, com'è giusto, ha voluto richiamare l'attenzione dei suoi uomini. «Stiamo facendo bene - ha ammesso l'allenatore biancoceleste - e sicuramente il risultato dipenderà dal nostro atteggiamento. Ma dobbiamo rispettare gli avversari e non pensare che sarà facile. Difficoltà per il sintetico? È un campo innaturale, ma quasi tutti i miei calciatori ci hanno già giocato e tante squadre hanno fatto bene al Manuzzi. Dipenderà solo da noi, voglio un impatto forte».
Indicazioni chiare e nessun timore, nonostante l'infermeria ancora piena. A Cesena mancheranno 7 titolari, ma questa non può essere una giustificazione contro una delle squadre più scarse della serie A. Anche perché Pioli è «contentissimo e soddisfattissimo degli attaccanti a disposizione»: per sostituire Djordjevic c'è Perea, proprio come spiegato dalla società. «Il colombiano ha buone qualità - ha spiegato il tecnico emiliano - La nostra rosa è all'altezza, abbiamo tante soluzioni. Keita, per esempio, può fare anche il centravanti: ne abbiamo parlato insieme e ne è convinto».
Dunque Bergessio può restare a Genova, Pioli è contento così. Sperando che il «vecchio» Miro Klose, positivo col Milan, dia nuovi segnali di vita dopo una prima parte di stagione deludente. Perché per la Champions servono i gol del tedesco. «Secondo posto possibile? Ora non dobbiamo guardare la classifica - ha osservato Pioli - ma solo spingere e correre. Ci sono a disposizione tantissimi punti (54, ndr), dobbiamo farne il più possibile e alla fine faremo i conti. Io pompiere? Semplicemente realista: so come funziona il calcio, finora non abbiamo fatto nulla, saremo soddisfatti soltanto quando avremo centrato il nostro obiettivo, tornare in Europa. Essere quarti ora non serve proprio a niente». Meglio vincere a Cesena, dunque, per provare a spaventare il Napoli.

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