Autore Topic: Lotito, scacco in sei mosse. Così la sua Lazio vola alto  (Letto 584 volte)

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Lotito, scacco in sei mosse. Così la sua Lazio vola alto
« : Giovedì 29 Gennaio 2015, 13:35:25 »
www.gazzetta.it


Modi discutibili, ma risultati efficaci: dal risanamento dei conti alla lotta ai violenti, fino ai colpi di mercato. Ora gongola con Felipe Anderson

Si era presentato con citazioni in latino ed atteggiamenti folcloristici. Pochi lo avevano preso sul serio, tutti si sono dovuti ricredere. Così, a undici anni dal suo arrivo alla presidenza della Lazio, nessuno si azzarda più a considerarlo una macchietta. Onnipresente, spesso arrogante, troppo spigoloso. Vero, ma Claudio Lotito ha vinto (quasi) tutte le battaglie intraprese. E ora si gode una Lazio che è una delle realtà più interessanti del panorama calcistico italiano.

GLI ULTRàÈ stato il primo, Lotito, e anche l’unico in Italia, a recidere in maniera netta il legame promiscuo tra società e curva. Prima del suo arrivo alla Lazio c’erano "consuetudini" verso gli ultrà che nessuno osava mettere in discussione: biglietti-omaggio, contributi per le coreografie, una sorta di accordo di desistenza sulla commercializzazione dei prodotti ufficiali. Lotito ha detto basta a tutto ciò. La curva non glielo ha mai perdonato, tanto che ancora oggi vive sotto scorta e allo stadio non mancano mai (neppure nelle giornate più esaltanti) cori contro di lui.

 IL RISANAMENTOL’Everest di Lotito, l’impresa più grande, è stato il risanamento economico. Ereditò una società con quasi 500 milioni di debiti. Il centro sportivo di Formello era sommerso di ipoteche. Oggi la Lazio è un esempio di sana gestione. I debiti non ci sono più, cancellati da un’opera certosina condotta da Lotito in prima persona con i creditori. Ha trascorso intere nottate all’Agenzia delle Entrate per rateizzare l’esposizione più grossa, quella relativa all’Irpef. Ha spuntato un accordo che ha fatto gridare allo scandalo (rate di 6 milioni per 23 anni). Ma quei debiti - ha giustamente sottolineato lui - erano stati fatti da altri.
KLOSE E GLI ALTRIQuando c’era Cragnotti era normale avere alcuni tra i giocatori più forti al mondo (ma poi questa politica ha provocato i debiti che hanno strangolato il club). Anche Lotito, e senza compromettere le casse societarie, ha portato a Roma fior di giocatori. Uno su tutti: quel Miro Klose campione del mondo, miglior goleador dei Mondiali e re dei bomber della nazionale tedesca. E poi Kolarov, Lichtsteiner, Oddo, Hernanes. La prossima scommessa si chiama Felipe Anderson. Lo ha pagato poco meno di 9 milioni, "rischia" di rivenderlo a cifre impensabili...

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