Autore Topic: Lazio in Champions per una notte  (Letto 484 volte)

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Lazio in Champions per una notte
« : Domenica 14 Dicembre 2014, 10:48:01 »
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All’Olimpico doppietta di Mauri e sigillo di Lulic contro l’Atalanta. Secondo successo di fila, i biancocelesti salgono al terzo posto

di Luigi Salomone

Al terzo posto per una notte aspettando i risultati della domenica. La Lazio soffre solo un tempo in cui l'Atalanta con un catenaccio degno di Trapattoni blocca tutti gli spazi e porta a casa lo 0-0 (sarebbe stato il quarto di seguito in trasferta). Peccato per Colantuono che nella ripresa la sua squadra si sciolga sotto i colpi di uno scatenato Felipe Anderson. Due assist al bacio per la doppietta di Mauri, la terza rete è firmata da Lulic a completare 45 minuti di ottimo calcio nonostante le tante assenze.

Emergenza totale
Alla fine sono otto gli indisponibili che Pioli potrebbe pure schierare in campo: la difesa a quattro con Pereirinha, Ciani, Gentiletti e Braafheid, centrocampo formato da Candreva, Biglia, Ederson e Parolo (unico squalificato, il resto sono tutti fermi ai box per infortunio). Manca il portiere e i due attaccanti ma è quasi una squadra. E così, dopo quasi ottanta giorni, torna Ledesma in regia con Gonzalez, altro riciclato, preferito a Onazi, Djordjevic guida l'attacco con Klose in panchina.
 
Il catenaccio bergamasco
Tutti dietro, in sette a difendere davanti alla porta di Sportiello, i due attaccanti Bianchi e Denis isolati davanti a cercare di tenere il pallone per far salire la squadra. Centrocampo dinamico e muscolare per fronteggiare la batteria di fantasisti laziali. In mezzo il solo Moralez a cercare di rendere meno duro il lavoro delle punte ma Colantuono esibisce il pezzo forte della casa: catenaccio e contropiede. Un imbuto per attirare i biancocelesti e provare a colpirli ripartendo veloci (ma non lo faranno mai). Tattica perfetta per 45 minuti, in cui i biancocelesti faticano a sfondare sulle fasce dove Radu e Basta restano troppo bassi mentre Gonzalez e Lulic non riescono mai ad accendersi. Ma la tattica diventa suicida non appena la Lazio avesse trovato il pertugio giusto.
 
La svolta Anderson
L'unico che poteva far saltare il fortino di Colantuono era il talento brasiliano. A sinistra e a destra Benalouane e Del Grosso lo hanno sofferto per tutta la partita. E così due invenzioni di Felipe hanno regalato la doppietta all'intramontabile Mauri in una ripresa dominata dalla Lazio. Prima al 6' ha sfruttato la progressione sulla destra del giovane collega e ha depositato in rete da pochi passi. Poi, poco prima della mezz'ora, dopo un'azione insistita degli stessi protagonisti, con tiro a giro di sinistro di rara decisione ha beffato Sportiello. Altre due reti e sono sei in totale (capocannoniere insieme a Djordjevic) per il capitano di una Lazio che gioca una ripresa fantastica e si porta a casa il panettone con tanti saluti al tatticismo di Colantuono. Nel finale anche il sigillo di Lulic e la festa è completata.
 
Arriva il ciclo di ferro
Adesso la Lazio è attesa da un calendario molto complicato. Inter in trasferta poi quattro partite all'Olimpico contro Sampdoria, Roma (il derby sarà fuori casa), Napoli e Milan nella prima giornata di ritorno. Una passaggio delicato della stagione, c'è bisogno di recuperare alcuni titolari e provare a rinforzare la squadra a gennaio perché in un campionato così equilibrato si può anche pensare più in grande rispetto all'obiettivo iniziale. Si comincia a San Siro contro l'ex Mancini: servono altri punti pesanti per sognare la Champions.

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