www.corrieredellosport.itTre gol all'Atalanta e terzo posto provvisorio in classifica: i biancocelesti lanciati verso la sfida con l'Interdi Fabrizio Patania
ROMA - La Lazio s’è rimessa a correre. Terzo posto provvisorio, Genoa agganciato a quota 26 punti. Doppietta di Mauri e sigillo di Lulic, tre gol con i centrocampisti per stendere l’Atalanta nella ripresa e centrare la seconda vittoria consecutiva dopo il blitz di domenica scorsa a Parma. Pioli può sorridere e guardare con ottimismo alla trasferta di domenica prossima a San Siro. Lo spareggio con l’Inter, prima della sosta natalizia, proietterà la Lazio verso la volata di gennaio, quando affronterà in rapida successione Sampdoria, Roma e Napoli per chiudere il girone d’andata e ripartire nel ritorno con il Milan all’Olimpico. Il periodo peggiore sembra passato. La squadra biancoceleste ha riacquistato brillantezza fisica. Ha corso per novanta minuti, è cresciuta alla distanza, alla fine aveva ancora benzina nelle gambe per sprintare.
FELIPE ANDERSON SUPER - L’assoluto protagonista della serata è stato Felipe Anderson, migliore in campo. Due assist, novanta minuti senza timori e incertezze, quei colpi e la velocità che avevano conquistato un anno e mezzo fa il ds Tare, decisissimo a corteggiarlo, inseguirlo, acquistarlo e infine difenderlo, proteggendolo per dodici mesi (i primi alla Lazio) da critiche feroci. Ha avuto ragione. Oggi il numero 7 ex Santos si sta trasformando nel valore aggiunto della squadra di Pioli, che ha fatto a meno senza accorgersene di Candreva, bloccato da uno stiramento.
MAURI SHOW - Decisiva la doppietta di Mauri. Il capitano è già salito a quota 6 gol, uguagliando il record personale con la Lazio. In carriera non ne ha mai segnati più di 7 in un campionato (con il Brescia nel 2003/04) e non siamo neppure arrivati alla fine del girone d’andata. Nel finale s’è rivisto Keita. Lo spagnolo ha innescato l’azione del terzo gol di Lulic e poi è andato vicinissimo al poker a capo di un’azione personale che ha strappato gli applausi dello stesso Pioli. Djordjevic si è sacrificato in un lavoro oscuro, Klose gli ha dato il cambio nell’ultimo quarto d’ora. Il tedesco a bordo campo ha esultato al primo gol di Mauri. Bel segnale. E’ partecipe, si sente coinvolto nel progetto pur sapendo di non avere più un ruolo di primo piano.
BENE LEDESMA - Da applausi Ledesma. Pioli ha fatto benissimo a impiegarlo secondo caratteristiche: niente pressing. Cristian s’è messo a protezione di Cana e De Vrij, ha recuperato 9 palloni, ne ha toccati 95, indovinando 58 passaggi. Un ritorno da capitano a quasi tre mesi di distanza dall’ultima volta in cui aveva giocato da titolare. Bene anche Gonzalez, preferito a Onazi. Ha corso e si è sbattuto tanto, sbagliando poco. La panchina lunga della Lazio comincia a portare benefici. E se queste sono le premesse, forse Pioli potrà davvero mettersi in corsa per il terzo posto.
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