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Alle 15 biancocelesti a Parma per riprendere la corsa verso l’Europa. Klose rischia un’altra panchina. Il tecnico: vado avanti con le mie ideedi Daniele Palizzotto
Battere l'ex rivale Roberto Donadoni, a lungo corteggiato da Lotito la scorsa estate, per scacciare i fantasmi. Sotto l'albero di Natale Stefano Pioli vuole trovare un solo regalo da parte della Lazio: una vittoria oggi pomeriggio nella sua Parma, città natale, e poi magari altri quattro, o ancor meglio sei punti contro Atalanta e Inter per chiudere la mini-crisi (un punto e un solo gol segnato nelle ultime tre gare) e scacciare le critiche.
Il compito dovrebbe, anzi deve essere alla portata della Lazio. Perché ora per Pioli è vietato sbagliare. I venti punti raccolti finora, del resto, sono un bottino non eccezionale: nelle ultime quattro stagioni solo l'ultimo Petkovic - tra l'altro prossimo all'esonero - aveva fatto peggio, raccogliendo 17 punti dopo 13 gare. Certo il tecnico emiliano ha avviato un nuovo progetto, ambizioso e interessante, regalando alla squadra un gioco coraggioso e sconosciuto, ma ora alla Lazio servono disperatamente punti e magari un regalo dal mercato («Mi sono confrontato con la società e stiamo lavorando per gennaio») perché il treno per l'Europa non aspetta.
«Vogliamo tornare alla vittoria - ha dichiarato Pioli - abbiamo lavorato bene e sappiamo ciò che dobbiamo fare. A volte all'esterno si percepiscono cose diverse, io vedo una squadra con tanta voglia di riscatto: per questo, anche se abbiamo rallentato un po', non parlerei di crisi. La mia Lazio merita fiducia: col Chievo ci è mancato poco per la vittoria, a Parma col giusto atteggiamento ritroveremo i tre punti».
Per centrare l'obiettivo Pioli è pronto a (ri)lanciare Anderson al posto dell'infortunato Candreva: «Col Varese Felipe ha mostrato buone cose - ha osservato l'allenatore della Lazio - si è mosso molto e non ha dato punti di riferimento, ora deve sfruttare ogni occasione». La scelta più difficile, però, sarà tra Djordjevic e Klose. Difficile vedere le due punte insieme dall'inizio («Ci stiamo lavorando»), oggi Pioli dovrà decidere se rilanciare l'uomo dei record reduce dalla sfogo alla Bild o confermare titolare il serbo, come accaduto in sette delle ultime nove partite (otto su dieci con la Coppa Italia). «Con Klose ci siamo confrontati in modo sereno - ha spiegato il tecnico - Lui non si sente sul viale del tramonto, io la penso ugualmente. Sta bene e può dare ancora tanto, tocca a me scegliere la formazione migliore. Difficile farlo dopo uno sfogo del genere? Ho la mia testa e seguirò sempre le mie idee». Klose scalpita, anche se Djordjevic sembra ora in vantaggio. Per Pioli, del resto, non c'è tempo per pensare alla possibile reazione del tedesco davanti all'ennesima esclusione. Perché la Lazio, oggi, deve battere il Parma e ripartire.
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