www.calciomercato.comIl malumore delle riserve è arrivato puntuale, non poteva mancare. Seconda sconfitta consecutiva, la quinta in dodici giornate, ambiente diviso e fantasmi del passato a un passo. Ma questa volta è diverso, la protesta parte dai giocatori che per anni hanno rappresentato la Lazio.
Elementi di livello e professionisti esemplari, attaccati alla maglia e sempre pronti a sacrificarsi. Ballardini, Reja e Petkovic, loro erano in prima linea, come al solito. Hanno giocato partite e combattuto in condizioni pessime, non hanno mai saltato un allenamento, in tante occasioni hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo. Ma ora non trovano più spazio, nella Lazio di Stefano Pioli non c’è posto per Ledesma e Gonzalez. Incredibile ma vero, dal campo alla panchina, dal posto fisso a 145′ minuti (in due) in 12 gare di campionato: tutto molto strano, soprattutto considerando le ultime prestazioni di Parolo e Lulic, senza dubbio non all’altezza. Eppure - come riporta Il Tempo - Ledesma e Gonzalez non sono neanche delle alternative, arrivano dopo Onazi e Cataldi, non rientrano assolutamente nel progetto tecnico-tattico dell’allenatore.
La situazione è pesante, entrambi sono quasi rassegnati, la possibilità di lasciare Roma e la Lazio si fa sempre più concreta. L’argentino aspetta di incontrare il presidente Lotito (l’unico di cui si fida veramente), insieme dovranno trattare il rinnovo del contratto, ma le sensazioni restano negative. A gennaio Inter e Fiorentina potrebbero tornare alla carica. Anche Gonzalez è in partenza, ha perso la pazienza e non vede l’ora di salutare Formello. Non vuole rinunciare alla nazionale, non pretende di essere titolare ma nemmeno di rappresentare la terza scelta di Pioli. L’uruguaiano piace in Premier, la pista Parma è tramontata del tutto anche per i problemi economici del club ducale, aspetta con ansia una chiamata dal suo procuratore.
M. A.
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