Autore Topic: Il regista di Boris:''Innamorato della Lazio nel '74 quando facevo il bibitaro"  (Letto 2133 volte)

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Offline Frusta

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Re:Il regista di Boris:''Innamorato della Lazio nel '74 quando facevo il bibitaro"
« Risposta #20 : Martedì 25 Novembre 2014, 13:52:28 »
L'apologia della X Mas "eccezione alla vigliaccheria" mi mancava.
Prima ti mancava, mò ce l'hai. A Churchill sta cosa non è mai mancata, però.
"Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti ed il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti."
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline zorba

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Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)


Offline AlenBoksic

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Re:Il regista di Boris:''Innamorato della Lazio nel '74 quando facevo il bibitaro"
« Risposta #23 : Martedì 25 Novembre 2014, 17:34:39 »
possiamo considerare la vigliaccheria come la vera costante della nostra Storia.

Più che la vigliaccheria la costante è quel misto di faciloneria, alterigia, cinismo, disprezzo, supponenza, ignoranza con cui nella storia patria sono stati mandate al macello truppe che, proprio per i motivi di cui sopra, erano demotivate.
Non a caso la storia nazionale è anche ricca di minoranze eroiche, che facevano della volontarietà il loro tratto distintivo.
Voglio 11 Scaloni