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I toscani tornano al successo grazie alle reti di Barba e Maccarone. La squadra di Sarri sale a 10, a 2 lunghezze dalla zona retrocessione. Alla Lazio non basta Djordjevic: biancocelesti a 19 punti, quartidi Fabio Licari
Stop alla serie positiva della Lazio, dopo 16 punti nelle ultime 6 giornate. Stop di quelli che lasceranno il segno perché il 2-1 subito a Empoli è da dimenticare al di là del risultato negativo: poche idee, scarsa capacità di reagire con lucidità, imprecisione nella manovra. Non inganni il disperato assalto finale: l’Empoli, messo come al solito molto bene da Sarri, è stato bravo a gestire la partita, a subire il maggior tasso tecnico degli avversari senza andare in confusione e quindi a colpire con un uno-due letale firmato Barba-Maccarone. Inutile il 2-1 di Djordjevic. Lazio che abbandona il podio, Empoli che respira dopo tre sconfitte di fila.
IL PRIMO TEMPO — Nel primo tempo il 4-3-1-2 di Sarri mette già in difficoltà la Lazio. La buona partenza dei padroni di casa però non produce altro che un’occasione sui piedi di Maccarone: punizione da sinistra poco fuori dall’area, la palla sfiora il palo alla sinistra di Berisha. Dopo la paura, la Lazio prende il controllo della manovra e in cinque minuti sfiora il gol in tre occasioni: con Candreva (9’, diagonale al volo dopo errore di Mario Rui), con Djordjevic (10’, palo sfiorato con un’incornata su assist di Lulic) e infine con Parolo (14’, semirovesciata che va fuori di poco). Ma è quasi tutto qui.
I PROBLEMI — Reduce da una serie positiva – 5 successi nelle ultime 6 gare – la squadra di Pioli fatica a cucire gioco, anche perché Biglia è controllato a vista da Zielinski che gli chiude ogni spazio di manovra, Mauri (sostituito da Ederson prima dell’intervallo per un problema fisico) non è molto ispirato e Candreva ci mette un po’ a entrare in partita dopo 45’ deludenti. Anche la difesa balla parecchio se sotto pressione. Djordjevic è troppo in un’area empolese ben registrata dal talento Rugani che ha anticipo, senso della posizione e sangue freddo. È invece dell’Empoli l’ultimo pericolo del primo tempo, con il contropiede di Zielinski che lancia Maccarone: troppa fretta al tiro e palla al lato. Bene la mediana dell’Empoli con Vecino e Croce che assistono il regista Valdifiori.
I GOL — Neanche il tempo di rientrare e la Lazio finisce al tappeto. L’Empoli segna con due calci da fermo, tra il 7’ e il 10’. Il primo è un angolo di Valdifiori su cui Barba salta più in alto, liberandosi di Cavanda e infilando in rete (primo gol in A alla seconda presenza). Il secondo è una punizione con schema di Mario Rui che sorprende la difesa della Lazio e libera Maccarone: botta centrale e fortissima sotto la traversa, 2-0, niente da fare per Berisha. Al 22’ ci pensa Djordjevic a ridurre le distanze con un bel colpo di testa su assist di Candreva (7° stagionale), ma è anche l’unico tiro in porta dei laziali in tutti i 90’. Per la verità Ciani si avvicina al gol al 35’ della ripresa ma quasi sulla linea c’è un coraggioso salvataggio dell’ottimo Rugani. La Lazio, che ha già inserito Klose dopo lo 0-2, chiude con uno spericolato 4-2-4 ma è generosa quanto imprecisa e non trova il pari.
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