Autore Topic: Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.  (Letto 3606 volte)

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Pomata

Re:Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.
« Risposta #20 : Domenica 2 Novembre 2014, 11:59:35 »
Si dice, nella sentenza, che sia stato picchiato nei sotterranei del tribunale...

Chi erano in quel giorno e in quell'ora i poliziotti che avevano in custodia il detenuto?

Sembra facile.

VERGOGNA!


Zapruder

Re:Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.
« Risposta #21 : Domenica 2 Novembre 2014, 16:22:14 »
I domiciliari non sono stati concessi perché chi ha stilato i documenti, al momento dell'arresto, ha copiato per sbaglio i dati di un arresto precedente: così Cucchi risultava albanese e "senza fissa dimora": e chi doveva decidere sulla concessione dei domiciliari, in presenza di questi dati, non poteva farlo.

Quindi non è per nulla campata in aria la mia sensazione di un'incompatiblità tra la detenzione e lo stato fisico generale di Cucchi, anche in relazione all'entità del reato fino a quel momento contestato.

Io penso solo al fatto che al lavoro, se commetto un errore del genere, mi fanno un qulo come un secchio. E in ogni caso in conseguenza dei miei eventuali sbagli non ci va di mezzo la salute di nessuno.

Va recuperata la responsabilizzazione del singolo, qualsiasi compito - esattamente definito e delimitato - egli debba svolgere. Non puoi sbagliare un verbale: è un errore che, sommato ad altri, può condurre a disastri. Se succede, devi essere punito.

Offline MCM

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Re:Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.
« Risposta #22 : Domenica 2 Novembre 2014, 16:32:57 »
E su questo sono assolutamente d'accordo. Sfondi una porta apertissima con me.

Offline DinoRaggio

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Re:Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.
« Risposta #23 : Domenica 2 Novembre 2014, 18:00:08 »
http://www.internazionale.it/notizie/2014/11/01/gli-ultimi-giorni-di-stefano-cucchi

Gli ultimi giorni di Stefano Cucchi

Giovedì 15 ottobre 2009

21.00 Stefano Cucchi saluta i genitori e esce dalla casa in cui è cresciuto in via Ciro D’Urbino, a Roma: ha appuntamento col suo amico Emanuele. Il progetto è di far fare una passeggiata a Dafne, il cane setter che ha preso al canile e a cui è affezionatissimo.

22.30 Stefano e Emanuele fermano le auto davanti alla chiesa di San Policarpo, ma non fanno neanche in tempo a scendere che due carabinieri in divisa bussano sul finestrino delle rispettive macchine. “Documenti”. Nel frattempo arriva un’altra macchina che non ha i colori di istituto, dentro ci sono tre militari in borghese. Comincia la perquisizione delle auto. In quella di Stefano vengono trovati 12 pezzi di hascisc e 2 grammi di coca. Addosso gli trovano delle pasticche. “Sono di Rivotril, le prendo per l’epilessia”, dice Stefano. I militari non gli credono e scrivono “ecstasy”. Le analisi di laboratorio diranno che si tratta effettivamente di Rivotril.

23.20 circa Stefano e Emanuele vengono condotti alla caserma dei carabinieri di via Calice per la raccolta delle “sommarie informazioni”.

1.30 Viene perquisita la casa dei genitori di Stefano, alla presenza del ragazzo.

2.30-3.00 Stefano torna alla caserma di via del Calice. È qui che cominciano gli errori: nel verbale risulterà arrestato alle 15, di nazionalità albanese e senza fissa dimora.

3.30 Stefano viene portato dalla caserma di via del Calice a quella di Tor Sapienza dove passerà la notte.

5.00 circa Secondo le testimonianze dei carabinieri, Stefano suona il campanello per comunicare di non sentirsi troppo bene. Viene chiamata un’ambulanza. Il ragazzo è a letto, i medici annotano solo un arrossamento sotto le palpebre. Nella scheda del 118 si legge “schizofrenia”, forse solo un altro errore materiale.

Venerdì 16 ottobre 2009

8.30 circa Stefano Cucchi arriva in tribunale e viene chiuso nelle celle di sicurezza.

9-12.00 Stefano sta male, numerosi testimoni sostengono che gridava: “Sto male, quando mi hanno arrestato mi hanno tolto la terapia, dovete darmi il metadone”. Ma nessuno gli dà delle medicine, neanche i volontari di Villa Maraini che quella mattina erano in servizio nelle celle di sicurezza. Secondo alcune ipotesi, il fatto che Stefano, inesperto di gergo carcerario, chiamasse i poliziotti “guardie” avrebbe creato qualche tensione. Qui, secondo il pm della procura di Roma che ha rappresentato la pubblica accusa al processo di primo grado in corte d’assise, Stefano avrebbe subìto il pestaggio da parte degli agenti della polizia penitenziaria. Il testimone chiave era un detenuto originario del Gambia, Yaya Samura, che era rinchiuso nella cella di sicurezza numero 5, mentre Cucchi nella cella numero 3.

12.30 C’è l’udienza di convalida. È l’ultima volta che suo padre, Giovanni Cucchi, lo vede. Nota un gonfiore che non era presente la sera prima. Finita l’udienza Stefano lo abbraccia con le manette ai polsi e dice: “Mi hanno incastrato”. Cucchi verrà visitato dal medico del tribunale su disposizione del giudice che si accorge di qualcosa di strano. È il primo che rileva ecchimosi e dolore al sacro e agli arti inferiori. Stefano dirà di essere “caduto dalla scale”.

14.30 Stefano viene portato a Regina Coeli. Qui viene visitato dal dottor Degli Angioli che ne dispone subito un ricovero in ospedale “con estrema urgenza”. L’infermiera che lo spoglia dice di aver notato “ecchimosi”.

19.00 Stefano viene visitato dai medici del Fatebenefratelli, gli vengono riscontrate due vertebre fratturate.

0.00 Cucchi rientra nel carcere di Regina Coeli, ha rifiutato il ricovero proposto dai medici del Fatebenefratelli.

Sabato 17 ottobre 2009

7.00 Stefano si sveglia, in realtà si è lamentato tutta la notte. Sta male.

10.00 Il medico di turno lo invia di nuovo al Fatebeneratelli. I medici dispongono il ricovero, ma trovare un posto non è facile. Anzi, è impossibile. La soluzione più veloce è far ricoverare Stefano nella struttura carceraria che si trova all’ospedale Sandro Pertini. Ma è sabato pomeriggio e mancano le necessarie autorizzazioni. Tuttavia si trova un funzionario del Prap disposto a recarsi al Pertini per apporre le necessarie firme.

19.45 Cucchi viene ricoverato al Pertini.

Domenica 18-lunedì 19-martedì 20 ottobre 2009

Esami, richieste di visite oculistiche (che Stefano rifiuta) e ortopediche (che invece accetta), emocromo, rilevazione di un atteggiamento poco collaborativo. Intanto la sua salute peggiora: i tassi di azotemia sono sempre più alti. I suoi genitori si recano in ospedale, ma non hanno le autorizzazioni per entrare e quindi non riescono a vedere il figlio. La madre lascia un ricambio, ma forse suo figlio non lo ha mai ricevuto. Di certo Stefano quando muore aveva ancora indosso i vestiti del giorno dell’arresto.

Mercoledì 21 ottobre 2009

È l’ultimo giorno di vita del ragazzo. Sulla cartella clinica viene annotato che Stefano rifiuta la reidratazione perché vuole vedere un avvocato. È lui a insistere perché venga scritto, nero su bianco. Quella sera una dottoressa si consulta con il primario, preoccupata per la crescita dei valori di azotemia. Decidono di scrivere una relazione al magistrato e di spedirla il giorno dopo. Ma sarà troppo tardi. Nella notte Stefano chiede una cioccolata calda che non c’è.

Giovedì 22 ottobre 2009

6.00 Nessun segno di vita. Cominciano le manovre rianimatorie, ma non c’è niente da fare, il corpo è già rigido. La sentenza di primo grado aveva condannato sei medici a due anni di reclusione per omicidio colposo. Secondo i giudici Stefano era morto di fame e di sete: pesava ormai solo 37 chili.

Cinzia Gubbini è una giornalista. Collabora con varie testate e ha un suo blog: www.cronachesociali.com.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

CP 4.0

Re:Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.
« Risposta #24 : Lunedì 3 Novembre 2014, 08:22:32 »
http://www.repubblica.it/cronaca/2013/06/07/foto/cucchi_il_dito_medio_dopo_la_sentenza-60579644/1/?ref=HREA-1#1
...

per come la vedo qualsiesi discussione finisce qui, il resto so chiacchiere sul sesso degli angeli.

la totale mancanza di rispetto per gli altri che 'trasuda' da un tale gesto (e chissa' in quanti altri 'casi minori' avviene senza che se ne sappia nulla perche' non vende BTU).

Per quanto si possa essere imputati innocenti in un processo non si puo' dimenticare che gli altri sono chi ha perso una vita, rende tutto il corollario di tesi, ricostruzioni, ipotesi, giustezza delle peni vigenti, appunto una discussione effimera.

E credo che alla fine in Italia e' il concetto stesso di rispetto per chi e' 'dall'altra parte', o megilio la sua totale mancanza e la troppo spesso esclusiova considerazione dell'altro solo sulla base del 'contro di me se non e' con me', che rende il paese, quello che tutti noi condanniamo.

mrmoto

Re:Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.
« Risposta #25 : Lunedì 3 Novembre 2014, 10:25:51 »
Ho seguito il primo processo allo staff del pertini su Un giorno in pretura qualche mese fa e l'idea che mi sono fatto è che, per quanto e come conferma la Dott.sa Bruno nella sua lettera aperta un medico si sente sempre responsabile per la morte di una persona in sua custodia, lo staff medico non meritava di finire in galera. Aggiungo che gli infermieri sono spesso degli angeli caduti dal cielo che per pochi soldi fanno uno dei lavori più meritevoli di riconoscimento su questa terra. Altro che Keita.


Offline WombyZoof

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Re:Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.
« Risposta #26 : Lunedì 3 Novembre 2014, 11:32:50 »
anche io per l'idea che mi sono fatto e per avere ahimè una certa esperienza di ospedali, credo che le responsabilità non siano da addossare all'ambiente medico, ma nell'ordine a : forze dell'ordine e guardie carcerarie che picchiano, e magistratura sciatta ed indifferente.

sul dito medio non mi pronuncio, per evitare noie alla moderazione del forum.
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Offline rione 13

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Re:Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.
« Risposta #27 : Lunedì 3 Novembre 2014, 11:38:43 »
E' chiaramente morto di freddo.
Mi taccio :-X

Anzi non mi taccio.
Cucchi è solo l'ennesima vittima dell'arroganza di uno Stato servo e accondiscendente coi delinquenti, i disonesti, i mafiosi e i terroristi, dentro e fuori l' Italia, e lupo contro i deboli e i cittadini onesti.
Quello di Cucchi, così come quello di Aldrovandi, sono casi eclatanti perché abbiamo il morto, ma l'arroganza di questo Anti-Stato Italiota, con la sua vergognosa e vomitevole ingiustizia è rintracciabile in tantissimi episodi durante ogni giornata della nostra vita.

Vagabondi e mezzi delinquenti a cui è concesso di tutto, interi palazzi occupati mentre decine di famiglie italiane aspettano che venga loro assegnato un appartamento, fantomatiche industrie private italiote che hanno ricevuto miliardi dai cittadini e che si permettono di delocalizzare e spostare le sedi sociali all'estero col bene placito dei governi mentre noi poveri stronzi dobbiamo pagare le tasse qui in Italia e se ci permettiamo di non battere uno scontrino ci fanno le multe.
ecc ecc ecc


Credo sia proprio così che i suoi aguzzini lo hanno visto, il povero Stefano.

ThomasDoll

Re:Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.
« Risposta #28 : Lunedì 3 Novembre 2014, 13:32:14 »
Ah, complimenti ai grillini per la mobilitazione in difesa della libertà.
Sapere che c'è chi è disposto a dare battaglia in parlamento per una questione così importante ci rassicura, la democrazia è in ottime mani.

Offline AlenBoksic

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Re:Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.
« Risposta #29 : Lunedì 3 Novembre 2014, 14:26:15 »
"Tutti assolti, come è giusto che sia". Lo afferma Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap, nell'esprimere "piena soddisfazione" per l'assoluzione in appello di tutti gli imputati per la morte di Stefano Cucchi.
"In questo Paese - dice il sindacalista in una nota - bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi vive al limite della legalità. Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie".   

Ecco,
io questo Tonelli avrei piacere lo prendessero per un orecchio e lo cacciassero a pedate,
visto che non ha idea di cosa significhi essere un tutore della legge,
ergendosi addirittura a Supremo Giudice per cui decide che uno si meriti di morire in base a come vive.
Che costui possa fare affermazioni del genere impunemente è una vergogna quasi maggiore di quella che ha originato il topic
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Offline Cliath

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Re:Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.
« Risposta #30 : Martedì 4 Novembre 2014, 15:35:58 »
Chissà se il sig. tonelli la penserebbe allo stesso modo se fosse capitato a suo figlio.

Offline WombyZoof

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Re:Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.
« Risposta #31 : Martedì 4 Novembre 2014, 16:47:28 »
Tra tonelli e maccari, due fenomeni a cui è concesso di tutto. incredibile e spaventoso.
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Offline AlenBoksic

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Re:Stefano Cucchi: tutti assolti in appello.
« Risposta #32 : Martedì 4 Novembre 2014, 18:44:02 »
P.S. Dimenticavo: per un caso analogo, in Francia si è arrivati a una condanna

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/29/daniele-franceschi-morto-in-cella-in-francia-condannati-medico-infermiera/1178630/

Come dire: gli Italiani, persino in un Paese dove non sono certo ben visti, si scoprono tutelati più di quanto lo siano a casa propria.

Vado pesantemente OT
ma possibile che in questo paese i medici paghino mai?
Ci si lamenta delle inondazioni di certificati medici che arrivano in occasione delle astensioni dal  lavoro, ma chi li fa i certificati?
E chi ha certificato le migliaia di finti invalidi che girano per le strade magari in macchina dopo esser stati dichiarati non vedenti?
Vero è che le persone si affollano nelle sale di attese dei medici di famiglia con la mentalità di chi si siede al ristorante e aspetta di ordinare le proprie pietanze,
ma l'idea di esser pubblici ufficiali responsabili di fronte al paese mi pare sia lungi dall'esser recepita.
Scusate la digressione
Voglio 11 Scaloni